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Bosatelli conferma: «Mi candido a Valgoglio»

Seconda campagna elettorale nell’arco di un anno per Angelo Bosatelli. L’ex primo cittadino di Villa d’Ogna si candida per diventare sindaco a Valgoglio. Un anno fa era tornato in campo nel suo paese d’origine, perdendo però le elezioni. Ora si ripresenta pochi chilometri di distanza.

Giovedì 21 marzo, con una lettera protocollata in Comune, Bosatelli si è dimesso dal Consiglio comunale di Villa d’Ogna, dove sedeva fra i banchi della minoranza. «È una decisione maturata nell’ultimo mese – spiega -. Siamo vicini al primo anno di mandato, i posti attribuiti alla minoranza sono tre su dieci e quindi ho pensato fosse giusto dare anche ad altri componenti del gruppo la possibilità di fare questa esperienza».

Nel frattempo, è arrivata una proposta da Valgoglio. «È avvenuto tutto molto velocemente – sostiene Bosatelli -. Poco più di una settimana fa sono stato contattato da alcune persone che stavano costruendo una lista per le elezioni. Queste persone mi hanno evidenziato quella che sembra la non disponibilità del sindaco uscente Eli Pedretti a ricandidarsi e la difficoltà a trovare una figura che lo sostituisse. Mi son reso disponibile a parlarne, quantomeno a verificare se ci fossero le condizioni per poter accettare».

Domenica 24 marzo Bosatelli ha incontrato il gruppo. «C’era tanta gente – commenta -, anche persone disposte a dare una mano dall’esterno. Ci siamo conosciuti e ho visto una gran voglia di mettersi a disposizione pur di evitare il commissariamento del Comune. Ho quindi deciso di accettare e di dare la mia disponibilità».

Non sembra ci siano altre liste per le prossime amministrative di Valgoglio. Come si dice in questi casi, Bosatelli avrà come unico avversario il quorum (perché venga eletto dovrà votare il 50% più uno degli elettori). Dovesse diventare sindaco, affronterebbe il suo terzo mandato da primo cittadino. I precedenti, a Villa d’Ogna, lo hanno visto amministrare dal 2003 al 2008 e poi fino al 2013.

«La comunità di Valgoglio – dice – è straordinaria. Si respira subito genuinità, sincerità e la gente è laboriosa. Prendo a prestito queste definizioni, contenuto in un articolo che ho letto tempo fa, dal parroco don Marco Caldara. Lo incontrerò in questi giorni per fare anche con lui un lavoro di squadra e dare a Valgoglio quello che il paese merita».

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