Tra i comuni al voto in Valle di Scalve c’è anche Azzone (si vota anche a Schilpario e a Colere). L’attuale primo cittadino Pier Antonio Piccini ha deciso di lasciare la scena amministrativa, dopo 10 anni alla guida della comunità del paese di montagna.
«Sono stati 10 anni molto intensi e proficui – afferma Pierantonio Piccini -, anche se abbiamo passato il periodo peggiore dal punto di vista economico della fine del secolo scorso e dell’inizio del nuovo millennio. Sono contento e soddisfatto per una serie di motivi, ma ci sono anche alcune note di rammarico che non è facile dimenticare».
«Non sono riuscito – continua Piccini -, per quanto riguarda la gestione ambientale, a dare l’importanza che avrei voluto al Comune di Azzone e alla Valle di Scalve. Su questo fronte c’è ancora molta strada da fare e non sono riuscito a promuovere quanto volevo. Un altro aspetto che mi lascia insoddisfatto è il tema dell’acqua. Per oltre 9 anni abbiamo portato avanti una gestione autonoma, ma a ottobre ho dovuto necessariamente entrare nell’ente gestore provinciale, Uniacque. Abbiamo concordato un protocollo specifico e da febbraio siamo entrati nella gestione comune».
L’augurio di Piccini per la Valle di Scalve
«Il mio augurio è che si riesca a dimostrare la forza e la potenza che la nostra Valle ha espresso in 700 anni. L’auspicio è che si possa pensare progressivamente a un’unione dei comuni della Valle».
Nella Torre Civica di Azzone è possibile visitare una mostra
“Azzone educare, 1885, 1985” è il nome della mostra allestita presso la torre e visibile fino al 23 maggio. «È la rappresentazione del sapere della nostra comunità – spiega Piccini -. È stata allestita grazie a quanto hanno lasciato i miei parenti a partire dal mio bisnonno ed è la dimostrazione della competenza che avevamo nella nostra comunità sia a scuola sia come struttura famigliare».