FeaturedNotizie

Per la Funsciù sbocciano due milioni di fiori

Dopo anni di preparazione e attesa tra fiori di carta crespa, pazienza e precisione, il conto alla rovescia è terminato e da mercoledì 8 maggio fino a domenica 12, la comunità di Gianico festeggerà il decennale della Funsciù, la festa dedicata alla Madonna del Monte.

Una celebrazione con radici ben consolidate, già presente nel corso del 1900. «La Madonna di Gianico è il simbolo della Funsciù, le sono state attribuite virtù apotropaiche (che allontanano gli influssi maligni, ndr). Salvò nei primi anni del 1500 la comunità dall’alluvione della Val Vedetta – afferma la collaboratrice del progetto, nonché responsabile della promozione dell’evento in veste di membro dell’associazione Voilà, Claudia Comella -. Le prime Funsciù coinvolgevano solo le zone attorno al Santuario, mentre ora l’intera cittadina di Gianico vi partecipa».

L’interno del Santuario della Madonna del Monte

Conosciuto oggi come meta di pellegrinaggi, il Santuario della Madonna del Monte (all’epoca nominata Santa Maria delle Grazie) venne eretto nella prima metà del 1500 dai gianichesi.

Lo scorso 26 aprile, sono stati presentati i lavori di restauro della statua (della Madonnina di Gianico) conservata nel Santuario della Madonna del Monte. «È stato restaurato il tronetto in cui la statua lignea della Madonna con bambino è posizionata, le corone in lamina d’argento e le pitture della statua», spiega Claudia Comella.

La Madonna del Monte

In occasione di questa festa, per accogliere il passaggio della Madonnina, Gianico adorna le sue vie con colorati fiori di cartapesta fatti a mano e frasche di abeti denominate “dàde”. «Con il passare del tempo la Funsciù è diventata sempre più impegnativa. Negli anni ’50 era l’oggettistica generale a fare da decorazione, poi con la crescita del benessere c’è stato un arricchimento proporzionale della celebrazione – continua Claudia Comella -. Ad oggi si contano circa due milioni di fiori di carta pesta fatti a mano e più di duemila persone coinvolte nei preparativi».

Tantissimi i fiori in onore della Madonna del Monte. «Il fiore simboleggia il “dono”. La rosa in particolare è il fiore della Madonna. Oltre che per questi motivi, l’elemento floreale è stato scelto perché la festa cade a maggio, il mese della fioritura»..

Un fiore di carta crespa

La tecnica e la manualità necessarie per realizzare questa tipologia di decorazioni vengono anche insegnate attraverso l’organizzazione di momenti specifici. «Il comune e la parrocchia hanno promosso dei corsi nelle scuole e in biblioteca con esperte decoratrici per dare la possibilità a tutti i diretti interessati di imparare quest’arte», sottolinea Claudia Comella.

Non solo fiori e “dàde”, ma anche un calendario liturgico con celebrazioni religiose e processioni. Mercoledì 8 maggio si terrà la prima processione della Funsciù, in cui la statua della Madonna, accompagnata dalla Banda musicale cittadina di Darfo Boario Terme e dalle fiaccole, sarà portata dal Santuario alla chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo. Sabato 11, alle 16, la seconda processione con la statua della Madonna, dalla  parrocchiale all’altare di San Rocco, accompagnata dalla Banda Musicale di Gianico. Per concludere, l’ultima processione domenica 12 con la fiaccolata verso il Santuario della Madonna del Monte con la Banda musicale e la Corale di Ardesio. Tutte le informazioni sui riti liturgici sul sito: www.lafunsciugianico.it

La fiaccolata dello scorso decennale

In concomitanza della festa, il comune di Gianico ha organizzato anche tre mostre aperte al pubblico.

“La Funsciù: una storia per immagini” con cento fotografie scattate da Alessio Domenighini negli ultimi tre decennali (1989,1999,2009), situata nella biblioteca comunale G. Mondini.

“Con un Fiore: il significato dei fiori nella devozione mariana e nel lavoro femminile”, nell’antica Casa Fiorini.

“Fior d’intarsio” nel Municipio di Gianico.

Istallazione delle dàde

Visto l’interesse suscitato dagli scorsi decennali, le aspettative sono buone anche per questa edizione. «Solitamente raggiungiamo decine di migliaia di visitatori alla Funsciù, un valore non specifico, ma approssimativo. Per questo decennale abbiamo già molte prenotazioni per visitare la Funsciù che arrivano da tutto il Nord Italia, ma anche oltre a volte», spiega ancora Claudia Comella.

La Funsciù sarà accessibile con trasporto pubblico garantito, da mercoledì a venerdì dalle 18,30 alle 24. Mentre sabato e domenica, dalle 14 alle 24.

Condividi su:

Continua a leggere

Pecora da latte, il progetto prende il via
Fbi, Metropolitan Police e Interpol a confronto in Università a Bergamo