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Esercitazione del Soccorso alpino, 41 ore in grotta

Per tre giorni – da venerdì 31 maggio a domenica 2 giugno – Fonteno ha ospitato un’esercitazione in grotta che ha coinvolto più delegazioni del Soccorso alpino. L’addestramento, atteso da tempo e preparato con grande cura, era in programma già per l’estate scorsa, sempre nell’Abisso Bueno Fonteno. Poche ore dopo l’inizio, però, la scomparsa di una bambina a Serle (Brescia) aveva dirottato le forze sull’intervento.

Gli interventi di soccorso speleologico sono complessi: spesso richiedono la presenza di numerosi tecnici, specializzati in questo ambito, per garantire la copertura totale dell’assistenza sanitaria all’infortunato, nell’arco di diversi giorni. È quindi frequente la compartecipazione di più Delegazioni, deputate alla gestione di territori molto ampi: la IX Speleologica, organizzatrice dell’evento, copre tutta la Lombardia. L’esercitazione dello scorso fine settimana ha coinvolto anche la VI Speleologica Veneto – Trentino Alto Adige, con il supporto della VI Orobica Alpina.

(Foto Soccorso alpino)

Ottanta soccorritori, affiancati dal coordinatore della Commissione medica nazionale del Soccorso alpino (CoMed), il dottor Mario Milani, e dal coordinatore della Commissione tecnica nazionale (Cts), Paolo Dogali, hanno testato una serie di contesti per 41 ore continue di permanenza in grotta, con un tempo medio individuale di 18 ore. Dopo la stesura del doppino telefonico per assicurare le comunicazioni tra l’interno e l’esterno della grotta e l’intervento degli attrezzisti, le squadre si sono alternate per portare soccorso ai figuranti, che rappresentavano la persona ferita, con medici e infermieri specializzati nel soccorso speleologico.

La direzione, la logistica e il coordinamento delle operazioni tra le diverse delegazioni hanno rappresentato la parte più rilevante. È stato utilizzato il prototipo di un nuovo tipo di barella smontabile, messa a punto dalla nuova Commissione tecnica nazionale. Verificato anche il sistema di commutazione delle comunicazioni da doppino a radio, senza passaggi intermedi, per rendere immediate le informazioni tra interno ed esterno grotta.

(Foto Soccorso alpino)

Il Soccorso alpino ringrazia in modo particolare «l’Associazione Progetto Sebino, referente fondamentale sul territorio, che si è prodigata per il buon esito dell’esercitazione e nella gestione della logistica. Il sindaco e l’amministrazione di Fonteno, con la Protezione civile locale, hanno dimostrato una disponibilità encomiabile, mettendo a disposizione il campo sportivo, con strutture e servizi, per l’organizzazione del campo base».

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