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Scontro tra pullman a Gazzaniga, iniziato il processo

È iniziato il processo per il tragico incidente avvenuto il 24 settembre dello scorso anno alla stazione di Gazzaniga. Lo scontro tra due pullman costò la vita al 14enne di Ardesio Luigi Zanoletti e causò il grave ferimento di altri due studenti: Paolo Marzupio e Simone Bigoni.

Il pubblico ministero Giancarlo Mancusi ha chiesto una condanna a 12 anni, per omicidio colposo aggravato, per Aliou Gningue, l’autista senegalese di 59 anni che era alla guida del pullman snodato della Sab che travolse gli studenti. Secondo l’accusa, l’autista quel giorno si sarebbe immesso sul piazzale a velocità sostenuta e inadeguata alla situazione, compiendo una serie di gravi imprudenze fino allo scontro con un altro autobus diretto ad Ardesio. L’accusa ha inoltre chiesto il rinvio a giudizio, per cooperazione nell’omicidio colposo, di tre dirigenti della Sab.

Il giudice dovrà inoltre pronunciarsi sulla richiesta di patteggiamento avanzata dalla Sab autoservizi, imputata come persona giuridica. In una nota la Sab sottolinea che la tragedia avvenuta a Gazzaniga «è un episodio non imputabile ad una responsabilità dei dirigenti dell’azienda». La Sab ha già risarcito tutte le famiglie dei ragazzi coinvolti, che hanno rinunciato a costituirsi parte civile.

In particolare, la società ha risarcito con un milione di euro la famiglia di Luigi Zanoletti (900 mila ai genitori, 100 mila ai nonni). Più, a titolo di provvisionale, 520 mila euro a Paolo Marzupio e 50 mila euro a Simone Bigoni.

Nel pacchetto di patteggiamento, rientrerebbe anche la revisione e l’adeguamento del piano di sicurezza dell’area della stazione e il pagamento di una sanzione pecuniaria di 16 mila euro. La decisione del giudice sulle richieste dell’accusa e sulle richieste di patteggiamento è attesa nell’udienza di venerdì.

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