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Vilminore dedica una piazza a dom Zanoni, monaco scienziato

Una personalità di spicco, monaco e scienziato, a lungo rimasta nell’ombra. Ma ora dom Agostino Zanoni ha il posto che si merita nella storia e pure nella toponomastica di Vilminore di Scalve. Merito della due giorni che il suo paese d’origine gli ha dedicato: sabato 27 luglio un convegno e domenica 28 l’intitolazione di una piazza.

Dom Agostino Zanoni, monaco benedettino (da qui il “dom” invece del più diffuso “don”), si avvicinò alla scienza attraverso la vita contemplativa. Si dedicò allo studio della fisica e della chimica, scrisse diversi libri e trattati, costruì macchinari e strumenti. Il reporter di Ardesio Giorgio Fornoni gli ha dedicato il documentario “Il monaco scienziato”, che ne racconta la vita. 

Il pomeriggio di studi ospitato ieri a Vilminore ha permesso di mettere ulteriormente a fuoco il profilo di questa personalità poliedrica, che fu a contatto con i grandi scienziati del suo tempo. Ora l’auspicio di tutti è che, riportata al posto che merita, la figura di dom Agostino Zanoni venga ulteriormente indagata attraverso studi e nuove ricerche. Il sogno è anche quello di dedicargli un museo.

Dom Agostino Zanoni (fotogramma estratto dal video di Giorgio Fornoni)

Da oggi, quantomeno, a Vilminore c’è una targa che riporta il suo nome.  Si trova tra la palestra e il biennio di scuola superiore. C’è scritto, semplicemente: piazza Dom Agostino Zanoni, Monaco e Scienziato, 1886 – 1967. La targa è stata scoperta questa mattina dal sindaco Pietro Orrù insieme all’abate di Pontida Giordano Rota e al priore di Farfa (il monastero dove dom Zanoni fu priore) dom Eugenio Gargiulo.

«Vilminore è abituata ad avere strade intitolate a sacerdoti, mancava dom Zanoni – ha detto il sindaco -. Quando ho iniziato a conoscere la sua figura, mi sono reso conto che una personalità del genere non solo meritasse l’intitolazione di una piazza, ma anche che venisse riscoperta la memoria. Con la fortuna che abbiamo nell’era del digitale e del telefonino, mi auguro che tutti i ragazzi che frequentano la palestra o il biennio, ma anche le persone di passaggio, notando la targa facciano una semplice ricerca in internet e scoprano la figura di questo illustre personaggio. Era un atto dovuto e sono contento d’averlo fatto».

A seguire la benedizione di monsignor Gaetano Bonicelli, vescovo emerito di Siena, anche lui originario di Vilminore. «Dobbiamo guardare a dom Agostino come uno che ci lascia il monito di impegnarci – ha detto -. Lui era un monaco, ma anche uno scienziato, ai nostri posti qualcosa dobbiamo essere anche noi. Monaci almeno spiritualmente come credenti, scienziati perché il nostro lavoro possa raggiungere i suoi scopi».

Il priore dell’abbazia di Farfa ha ricordato dom Zanoni come «il monaco che ha vissuto intensamente la spiritualità benedettina. La persona di cultura, che nel nascondimento ha avuto intuizioni poi sviluppate sul piano scientifico». Ma ha rammentato anche «la sua intensa attività caritativa che ha realizzato nel territorio della Sabina, soprattutto per le famiglie bisognose e i bambini e ragazzi delle famiglie bisognose. Tutto questo grazie anche all’amicizia col senatore Cremonesi».

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