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Il monaco scienziato di Vilminore che indagò i segreti del mondo

Al contadino erano morte alcune vacche, troppe. L’uomo, di Vilminore di Scalve, decise di rivolgersi al Pret di Bà. Quando arrivò in cima alla salita che porta a Bani di Ardesio, don Francesco Brignoli sembrava lo stesse aspettando, con le mani sui fianchi. Non lo lasciò nemmeno parlare e gli disse in bergamasco: “Cosa aspetti a lasciare andare tuo figlio in Seminario? Aspetti che ti muoiano tutte le mucche?”.

Quel bambino si chiamava Gioacchino Zanoni, diventerà monaco benedettino, prendendo il nome di dom Agostino. La sua storia è raccontata in un video realizzato dal reporter di Ardesio Giorgio Fornoni dopo anni di ricerche. Alla figura di questo monaco-scienziato, morto nel 1967, Vilminore di Scalve dedicherà il fine settimana. Sabato un convegno nel palazzo della Comunità montana, domenica l’intitolazione di una piazza del paese.

«Alcuni anni fa ho lavorato a un documentario sulla figura del Pret di Bà – racconta Giorgio Fornoni -. Quando l’ho presentato nelle sale, chiedevo di mandarmi aneddoti su di lui perché mi sarebbe piaciuto raccogliere queste storie in un libro. Di lettere ne arrivarono molte, ma una in particolare attirò la mia attenzione». Raccontava l’episodio del contadino di Vilminore di Scalve.

L’uomo, naturalmente, ascoltò don Francesco Brignoli e lasciò andare il figlio in seminario. Giunto al quarto anno di teologia, Gioacchino manifestò al rettore il desiderio di farsi monaco. Raggiunse quindi Roma per entrare nel monastero benedettino di San Paolo fuori le mura. Prese i voti religiosi e venne ordinato sacerdote. E la vita contemplativa lo portò ben presto a contatto con la scienza.

L’Abbazia di Farfa (fotogramma estratto dal video di Giorgio Fornoni)

«Per conoscere meglio Dio – racconta ancora Giorgio Fornoni – si dedicò allo studio della fisica e della chimica. Ebbe a che fare con il gruppo di via Panisperna di Amaldi e Fermi, si dice fosse in corrispondenza con Einstein. Rivolse particolare attenzione al mondo dell’atomo. Negli anni Venti era convinto che si potesse ottenere la fissione e ne dette una spettacolare dimostrazione davanti all’Accademia Reale di Barcellona. A un certo punto, però, capì che quelle ricerche potevano rappresentare un danno per l’uomo e le abbandonò».

Dom Agostino Zanoni non mise da parte l’interesse per la scienza e continuò i suoi studi in altri campi. «Ho recuperato ben 14 libri che questo teologo scienziato scrisse durante la sua vita – aggiunge Giorgio Fornoni -. Alcuni erano in possesso di monsignor Gaetano Bonicelli (vescovo emerito di Siena, ndr), altri li ho trovati in diversi monasteri. Fortunatamente siamo riusciti a raccoglierli e vorrei entrassero a far parte di un museo che si potrebbe dedicare a questa figura così importante. Oltre ai libri, mi piacerebbe venisse recuperata altra documentazione e gli strumenti fortunatamente conservati nell’Abbazia di Farfa, il monastero benedettino dove dom Agostino fu priore».

Un estratto del documentario di Giorgio Fornoni “Il monaco scienziato” si potrà vedere questa sera su Antenna2 alle 19 sul canale 88 del digitale terrestre e alle 22,10 sul 218. Qui Giorgio Fornoni parla del suo lavoro e del fine settimana a Vilminore:

La figura di dom Agostino Zanoni sarà poi al centro del convegno in programma sabato dalle 16 a Vilminore. Dopo i saluti del sindaco (e presidente della Comunità montana) Pietro Orrù, interverranno lo stesso Giorgio Fornoni, monsignor Gaetano Bonicelli, Assunta Tagliaferri (che ha scritto un libro su dom Agostino Zanoni), il priore di Farfa dom Eugenio Gargiulo, Dino Panfilo e Andrea maj che parleranno di “Dom Zanoni e il Museo di Milano”. Chiuderanno il pomeriggio l’intervento dell’arciprete di Vilminore don Angelo Scotti e i saluti dei pronipoti di dom Zanoni. Domenica alle 10 nella chiesa di Vilminore la messa solenne, alle 11,45 l’inaugurazione della piazza intitolata da dom Agostino Zanoni. 

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