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Pienone per il jazz in piazza a Lovere

Concerto conclusivo per la due giorni della nona edizione di “Lovere back to jazz”, dopo il primo appuntamento con “Love, longing & lullabies” con Tamara Kuldin.

Sul palco dell’affollata piazza Tredici Martiri, con la strada principale accanto al lungolago pedonalizzata, ieri sera (venerdì 16 agosto) l’esecuzione affidata al progetto “Two Late Organ & Drums Jazz Duo feat Tino Tracanna” con Tino Tracanna al sax, Alberto Gurrisi all’organo e Laura Klai alla batteria.

«Con la prima serata – ha affermato Vittorio Scotti, direttore artistico del Jazz Club Bergamo – abbiamo avuto uno spettacolo riuscitissimo, soprattutto perché la grande cantante australiana con il suo complesso (Tamara Kuldin) ha fatto scorrere tutta la musica degli anni ’60 derivata dai grandi successi dei cantanti e dei cantanti americani».

«Dal mio punto di vista – afferma Tino Tracanna – l’emozione è doppia: ci sono tante serate estive vicino al mare, vicino al lago, ma qui non sono lontano da Bergamo, città in cui vivo e quindi ci sono amici che vengono a sentirmi. Inoltre suono con Alberto Gurrisi e Laura Klai, collaborazione nata questo inverno basata sulle composizioni, e non solo, di Thelonius Monk e suonarle vicino a questo meraviglioso lago, che oggi ho visto dall’alto delle montagne, perché sono arrivato dal Trentino, è una cosa molto particolare».

La serata si è aperta con un giovane talento bergamasco: il 15enne di Stezzano Matteo Vertua. 

Vittorio Scotti

«Dobbiamo continuare a produrre grandi artisti e cercare quindi studenti nei conservatori e nei piccoli spettacoli – ha aggiunto Scotti -. Così andiamo da questi ragazzi e dai loro insegnanti. Il Jazz Club Bergamo per 10 anni ha promosso il concorso nazionale “Giovani talenti del jazz italiano” con il risultato di lanciare grandi artisti. Questa sera all’organo c’è un musicista premiato dal sottoscritto proprio dieci anni fa, Alberto Gurrisi. Nell’apertura invece abbiamo un giovane trombettista e flicornista, un giovane già premiato in concorsi in Emilia e a Roma».

La presentazione del giovane Vertua

«Suonare una delle musiche più belle del mondo – ha commentato Vertua – in uno dei borghi più belli d’Italia è qualcosa davvero di eccezionale».

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