FeaturedNotizie

Joelette e non vedenti sul sentiero dei Cassinelli

Prima passeggiata inaugurale sul sentiero che porta al Rifugio “Carlo Medici ai Cassinelli”, posto a 1568 metri di quota, dopo l’intervento per rendere ancora più accessibile il percorso montano.

Il sentiero 315, che parte dal Passo della Presolana, è stato interessato dai primi lavori che hanno l’obiettivo di rendere più agevole la fruizione da parte di persone portatrici di disabilità, fino a comprendere ciechi e ipovedenti.

Il progetto è stato promosso dal Rotary Club Città di Clusone e dal Cai di Bergamo e ha visto il coinvolgimento dell’amministrazione comunale e del Parco delle Orobie Bergamasche durante la fase autorizzativa. Non sono mancate tuttavia le polemiche per via del contesto ambientale in cui ricade l’area. Sul web negli ultimi mesi sono comparsi post, commenti e articoli di chi avrebbe preferito il mantenimento delle condizioni precedenti.

Il tratto di sentiero oggetto di lavori è lungo circa 2200 metri. Per quanto realizzato fino a ora sono serviti 40.000 euro, di cui 20.000 euro ottenuti grazie alla partecipazione a un bando della Fondazione Comunità Bergamasca. Il progetto complessivo prevede un investimento da 100.000 euro.

Un tronco metallico indica al non vedente la presenza di un tratto impervio

Oggi ad affrontare la salita anche un ragazzo su una joelette, uno strumento a metà tra una portantina e una carriola. Un sistema che prima dell’intervento avrebbe incontrato non poche difficoltà ad affrontare il percorso.

Sono stati rimossi alcuni ostacoli, ma non bisogna nemmeno pensare che sia una passerella che attraversa il bosco.

«Da un paio di mesi il Cai di Bergamo si è dotato di questa joelette – racconta Alex Benagli -. Serve a trasportare persone con disabilità sui sentieri. Con questa siamo stati in diversi rifugi. Per utilizzarla è possibile effettuare una prenotazione sul sito del Cai di Bergamo. Si sta creando anche un gruppo di volontari per aiutare persone che non abbiano qualcuno per spingere questa “portantina da montagna“ sui sentieri. È un servizio gratuito».

Al centro i due non vedenti. Da sinistra Perico e Zonca.

«È stato molto bello, l’ho percorso per il 98% da solo, anche se con una persona accanto – racconta Federico Zonca, non vedente titolare della società Happy Vision -. Ma non ho dovuto tenermi a lui. Con un amico perché chiaramente in montagna non c’è l’obbligo di andare da soli nemmeno per chi vede. Sono molto felice di essere arrivato in modo autonomo. Io l’avevo percorso una decina di anni fa con il cane guida, ma con una tensione che non mi ha consentito di godermi la passeggiata. Oggi me la sono goduta come chi riesce a vedere gli ostacoli ed è quindi più rilassato sul sentiero».

«Una bella esperienza, ho provato belle sensazioni e in sicurezza – afferma Lorenzo Perico, non vedente e consigliere dell’Asd Omero -. Non ci sono particolari pericoli. È stato rilassante in compagnia degli amici: è bello condividere con le persone questi momenti».

Grazie alla bella giornata di sole oggi sul sentiero abbiamo incontrato anche numerose persone in sella alle biciclette (sia muscolari, sia a pedalata assistita). Tante le famiglie con i bambini.

Un servizio verrà trasmesso domani sera all’interno del telegiornale di Antenna2 (canale 88 del digitale terrestre, ore 19.20).

Alcune persone hanno affrontato la salita bendate per provare le sensazioni e le difficoltà dei non vedenti

Condividi su:

Continua a leggere

Addio a Daniele, aveva insegnato a guidare a generazioni di clusonesi
Quattro temi per il consigliere Anelli