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Giorgio Fornoni tra i vincitori del premio Cutuli

C’è anche Giorgio Fornoni tra i vincitori della diciottesima edizione del premio Cutuli, intitolato a Maria Grazia Cutuli, giornalista del Corriere della Sera uccisa in Afghanistan il 19 novembre 2001.

Il reporter di Ardesio riceverà il riconoscimento insieme a Barbara Carfagna del Tg1, Filippo Golia del Tg2, il direttore di “Sharing Tv” Domenico Di Conza, il fotoreporter Gabriele Micalizzi e l’artista Angelo Iannelli. La cerimonia di premiazione si terrà domenica 17 novembre al Teatro Giannone di San Marco in Lamis (Foggia). Marco Clementi del Tg1, premiato nel 2011, sarà il moderatore. Nel corso dell’appuntamento verrà ricordato anche Antonio Megalizzi, il giovane giornalista ucciso in un attentato terroristico a Strasburgo l’11 dicembre 2018.

«Sono molto contento per questo premio perché conoscevo Maria Grazia Cutuli – commenta Giorgio Fornoni -. Con lei ho fatto alcuni viaggi, anche pericolosi: a Sarajevo, dove hanno sparato addosso alle nostro auto blindate, in Liberia, in Afghanistan, dove è stata uccisa».

Giorgio Fornoni (a questo link il suo sito) da più di 40 anni viaggia come reporter freelance in ogni zona del mondo, di solito nelle più disastrate, a realizzare reportage e inchieste di alto significato e valore sociale e umano. Sempre alla ricerca dell’uomo, quello che nasce dalla sofferenza e dalle prove più ardue. Frequenta le prime linee delle guerre del mondo. Ha denunciato traffici illegali e ingiustizie. Ha intervistato capi di stato, leader della guerriglia e Nobel per la pace. Ha documentato, tra gli altri: la lavorazione della coca in Perù, il traffico d’oro nell’ex Zaire, l’evacuazione della Liberia e dell’Angola, la scalata dell’Himalaya la guerriglia dei Talebani, l’avamposto militare russo sull’isola di Bering. Diversi suoi reportage sono andati in onda anche su Antenna2.

Milena Gabanelli nel 1999 gli dedica una serata dal titolo “L’altra faccia del giornalismo”, testimonianza della sua capacità di documentare le tragedie umane e le situazioni politiche più complesse. Da allora diventato autorevole collaboratore di Report, la celebre trasmissione d’inchieste di Rai3.

«È la mia preoccupazione dell’uomo sulla terra: le sue miserie, i suoi problemi sociali, politici, economici – sottolinea -. Tutto quello che mi commuove è spunto per i miei lavori, le ricerche, le curiosità. Raccolgo testimonianze e ne faccio reportage e inchieste». «Tutto questo non per interesse giornalistico – ha detto di lui Milena Gabanelli -, ma per documentare le tragedie umane a se stesso».

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