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Giorgetti alla Berghem Frecc: il futuro dell’Italia si gioca il 15 gennaio

Si è aperta ad Albino la decima edizione della Berghem Frecc, festa invernale della Lega. La prima serata ha visto tra gli ospiti il senatore Massimo Garavaglia, ex viceministro dell’Economia, e il deputato Giancarlo Giorgetti, vicesegretario federale della Lega, oltre che sottosegretario alla Presidenza del Consiglio nel Governo Conte I.

Giorgetti si è soffermato soprattutto sugli scenari politici di inizio 2020. «A gennaio ci sono due situazioni che bisogna tenere sotto controllo – ha detto dal palco del centro sportivo Rio Re -. Una deriverà dal voto in Emilia Romagna, dove se noi vinciamo le cose potrebbero cambiare. Ma, attenzione, non è automatico. Se questo governo nasce con lo scopo di non far vincere Salvini, la prova del 9 che devono andare avanti è che Salvini vince dappertutto».

La data cruciale, secondo Giorgetti, è invece quella del 15 gennaio. «La Corte costituzionale deve valutare la richiesta di tante Regioni per un referendum sulla legge elettorale – ha detto ancora il vicesegretario leghista -. La Consulta dirà se il referendum si può fare oppure no. Se dovesse essere ammesso, il popolo a giugno avrà la possibilità di dire un sì o un no. Quella è una decisione fondamentale, non soltanto per la possibilità di Salvini di diventare presidente del Consiglio, ma anche per l’Italia. Se si torna alle vecchie leggi elettorali col sistema proporzionale, infatti, l’Italia sarà condannata a morte perché non avrà la possibilità di avere un governo che rimanga in carica per 5 anni e riscriva le regole».

La Berghem Frecc continua anche stasera (Sabato 28 dicembre)  con i senatori Roberto Calderoli e Massimiliano Romeo insieme a tutti i deputati e senatori bergamaschi. Domani (Domenica 29 dicembre) sono attesi in particolare il Matteo Salvini e il deputato Paolo Grimoldi.

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