Messe sospese causa coronavirus, da alcuni giorni in Bergamasca. La Diocesi ha infatti recepito le indicazioni della Regione in merito a manifestazioni e riunioni. Le parrocchie si stanno però organizzando per permettere ai fedeli di vivere comunque le celebrazioni, anche se a distanza.
Domani, con il Mercoledì delle Ceneri, inizia la Quaresima, tempo liturgico “forte” per la chiesa cattolica. Quest’anno però con l’inedita impossibilità di poter andare in chiesa per la celebrazione della messa. I sacerdoti della Comunità ecclesiale territoriale Alta Val Seriana hanno dunque pensato di far vivere comunque il rito delle ceneri da casa, attraverso la televisione.
Domani (mercoledì 26 febbraio), alle 17,30, sul canale 88 di Antenna 2 si potrà seguire la messa in diretta dalla chiesa parrocchiale di Fino del Monte. La celebrazione, naturalmente, sarà a porte chiuse. Anche giovedì 27 e venerdì 28, primi giorni di Quaresima, Antenna 2 manderà in onda la messa alle 17,30 sul canale 88. Resta confermato anche l’appuntamento del sabato alle 18 (sempre sul canale 88) per la messa prefestiva dalla chiesa di Fino del Monte.
«Evidentemente non sarà come partecipare alla messa in chiesa, ma questi momenti possono diventare comunque occasione di preghiera – sottolinea monsignor Giuliano Borlini, vicario della Comunità territoriale e arciprete di Clusone -. Vogliamo anche cercare di essere vicini alle persone che maggiormente soffrono per la situazione in cui ci troviamo. Ricordiamo nella preghiera anche tutti gli operatori che si stanno impegnando in questo momento di emergenza».
Anche a Gandino i sacerdoti in questi giorni stanno celebrando a porte chiuse. Le messe possono essere ascoltate grazie alla webradio di gandino.it che da anni consente di seguire le celebrazioni liturgiche che si tengono nella Basilica di Santa Maria Assunta e nella Chiesa di San Mauro. A Gandino sono stati avviati anche i lavori di montaggio della Raggiera per il Triduo, in programma dal 7 al 9 marzo salvo revoche per cause di forza maggiore. Ma tutti, ovviamente, ci auguriamo di no.
