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Zona rossa in Valle Seriana? «L’Ats smentisce»

Sono 14 le persone contagiate dal Coronavirus in provincia di Bergamo. Ieri, purtroppo, c’è stata anche la seconda vittima: un 84enne di Nembro morto all’ospedale di Alzano. Era in gravi condizioni da alcuni giorni, anche per una serie di patologie pregresse.

Nembro è il paese che conta più casi in provincia, finora sono otto. Tre degli otto medici di base che operano in paese sono in quarantena al proprio domicilio. Ieri pomeriggio i sindaci della zona si sono riuniti al municipio di Alzano per fare il punto della situazione. Il sindaco di Nembro Claudio Cancelli ha detto che «l’ipotesi “zona rossa” non è mai stata presentata né risulta in previsione. È chiaro che la situazione è seria, non vogliamo minimizzare». Il sindaco ha anche chiesto aiuto alle autorità sanitarie: «Con alcuni medici di base in quarantena, abbiamo bisogno di personale aggiuntivo».

Nel frattempo, il presidente dell’Assemblea dei sindaci del distretto Bergamo Est Gabriele Cortesi e il presidente dell’Ambito 8 Valle Seriana Angelo Merici in merito alle notizie di stampa in cui emerge l’ipotesi che la Media Valle Seriana possa essere classificata come “zona rossa” precisano che «questa mattina, durante il raccordo quotidiano, la direzione dell’Ats ha smentito categoricamente questa ipotesi. Si tratta di una notizia chiaramente falsa».

In mattinata anche il sindaco di Albino Fabio Terzi ha diffuso un comunicato sul sito del Comune: «Come da comunicazioni ufficiali di Ats al momento non sussistono le condizioni per elevare la categoria di rischio da gialla a rossa per la Val Seriana. Per cui il comune di Albino rimane in area gialla e non cambiano per nulla le limitazioni già in essere. Come comuni della media/bassa Val Seriana ci stiamo muovendo sempre in coordinamento e a contatto continuo con le Autorità Sanitarie».

«Raccomando sempre a tutti voi di rispettare le limitazioni previste dall’ordinanza del Governatore della Regione Lombardia e di adottare le misure indicate dal Ministero della Salute, soprattutto di mantenere almeno 2 metri di distanza dai vostri interlocutori, non stringervi la mano ed evitare assembramenti – aggiunge Terzi -. I casi positivi riscontrati sono quelli già ufficialmente comunicati da Ats, mentre sono in corso ancora verifiche con tamponi che probabilmente porteranno ad individuare altri casi positivi. Questo non deve preoccupare perché rappresenta il decorso dei controlli in corso. Invito ancora tutti voi a rispettare le regole e le limitazioni previste, certamente con coscienza e senso di responsabilità, ma senza panico e allarmismi inutili. Ognuno di noi sta facendo la sua parte e il proprio dovere, abbiamo bisogno della collaborazione di tutti. Vi terrò informati su eventuali aggiornamenti».

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