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Addio a Flavio Marinoni, fotografo e artista

In molti lo ricorderanno con la macchina fotografica intento a scattare o con la telecamera a spalla. Purtroppo, l’onda terribile di queste settimane si è portata via anche Flavio Marinoni. Di Rovetta, aveva 65 anni.

Si è spento oggi, domenica 29 marzo, all’Istituto auxologico San Luca di Milano, dov’era ricoverato da alcuni giorni in gravi condizioni. A dare l’annuncio è stato il figlio Morgan, anche lui fotografo affermato, con un post su Facebook.

Diplomato alla scuola d’arte “Andrea Fantoni” di Bergamo, Flavio Marinoni era diventato fotografo e aveva iniziato a collaborare con agenzie foto giornalistiche di Milano. Aveva realizzato anche diversi reportage in Africa e Asia, tra cui molti servizi subacquei. In seguito, aveva continuato ad occuparsi di news e cronaca, iscrivendosi anche all’Ordine dei giornalisti. Aveva poi creato una società che si occupava di riprese video e foto dall’alto. In seguito era diventato operatore steadicam, iniziando a collaborare con le più importanti reti televisive italiane ed estere per servizi e numerose trasmissioni televisive.

Macchina fotografica e telecamera erano sue fedeli compagne di viaggio. Molto appassionato del suo lavoro, era anche molto conosciuto in Val Seriana e non solo. Era un’artista a tutto tondo: dipingeva e scolpiva.

«Mi ha insegnato l’amore per la fotografia e il valore di fotografare», lo ricorda Morgan. La moglie Renata Nonis ha scritto un messaggio per gli amici: «Flavio ci ha lasciato e io non ho parole per ringraziarvi per il vostro starci vicino con affetto e ricordi. I vostri messaggi li conserveremo. Vi voglio bene e vorrei che ascoltaste questa canzone: Harvest di Neil Young. Ho conosciuto Flavio nella primavera del 1975 e c’era questa canzone. Grazie a tutti».

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