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Coronavirus, infermieri e ostetriche rispondono alla chiamata

Il Coronavirus sta mettendo alla prova la sanità lombarda, ma ci sono persone che hanno subito risposto alle richieste di aiuto in questo periodo di emergenza. L’Agenzia di tutela della salute (Ats) di Bergamo in questi giorni è impegnata a reperire personale medico e sanitario per supportare i colleghi e le colleghe delle Asst che stanno lavorando per contrastare l’epidemia da Covid-19.

«Lo stress organizzativo cui è sottoposto il sistema sanitario in questi giorni e, soprattutto, le gravi difficoltà vissute dai colleghi infermieri e dai professionisti del nostro territorio provinciale e regionale, in conseguenza all’ulteriore evoluzione del virus COVID 19, sta ponendo le istituzioni e gli operatori nella condizione di rispondere in emergenza, costantemente e con sicurezza alle necessità, a tutela della salute della popolazione”, spiega il presidente dell’Ordine delle professioni infermieristiche  di Bergamo, Gianluca Solitro.

«L’Ats di Bergamo – prosegue Solitro – ha richiesto all’Ordine di fornire un elenco di colleghi infermieri già in quiescenza, ma disponibili al rientro in servizio. Stante l’ulteriore conferma della condizione di criticità lavorativa dei nostri colleghi, e la particolarità della misura adottata, si è subito provveduto, attraverso i dati in possesso dell’Ordine, a fornire un elenco di circa 250 infermieri in pensione, che nella giornata di lunedì sono stati contattati per verificare la disponibilità a rientrare in attività».

A oggi è stato fornito un elenco di circa venticinque infermieri disponibili a rientrare in servizio e per i quali sono state fatte le valutazioni affinché non venga messa a rischio la loro salute e per il rispetto della normativa in merito all’iscrizione all’ordine, che verrà riattivata straordinariamente, su indicazioni nazionali della Federazione, per un periodo determinato e senza oneri per quanti si sono resi disponibili. «Ringrazio, a nome del Consiglio direttivo dell’Ordine di Bergamo, i colleghi che in modo straordinario stanno rispondendo alla richiesta di aiuto nel sostenere e combattere questa situazione – conclude Solitro – Il coraggio quotidiano, la resistenza alla fatica, ad orari e turni estenuanti che stanno dimostrando in queste ore gli infermieri confermano, ancora una volta, la straordinarietà delle persone che mi onoro di rappresentare. Sono sicuro che, una volta terminata questa tempesta, saremo più forti di prima e spero che non si spengano i riflettori su chi, oggi, non ha mai smesso di prendersi cura del prossimo».

Anche le ostetriche iscritte all’albo dall’Ordine della Professione Ostetrica interprovinciale di Bergamo, Cremona, Lodi, Milano e Monza-Brianza hanno risposto subito alla chiamata dell’Ats di Bergamo. «A seguito della richiesta di supporto da parte dell’Ats abbiamo realizzato e diffuso un’indagine online tra le nostre iscritte per verificarne le disponibilità – spiega la Presidente Nadia Rovelli – Sono già pronte ad attivarsi a disposizione delle Asst bergamasche quindici ostetriche sia libere professioniste sia neolaureate. Inoltre l’Ordine sta già collaborando, grazie alla disponibilità complessiva di circa 40 Ostetriche, con la centrale operativa del numero verde 800894545 di Regione Lombardia, dove le colleghe sono disponibili h. 24/24 per rispondere con informazioni specifiche e qualificate alla richieste delle donne in gravidanza , donne puerpere e della cittadinanza».

Le Ostetriche potranno effettuare numerose prestazioni assistenziali ostetriche e neonatali anche al domicilio delle donne gravide o puerpere (counselling informativo ed educativo per ridurre il rischio di trasmissione intra-familiare, esecuzione di tamponi per ricerca virus, home visiting ostetrico per la dimissione precoce e protetta delle puerpere limitando la loro permanenza in ospedale, consulenze e sostegno all’allattamento, bilancio di salute ostetrico ed quanto possa essere utile) affinché sia ridotta al minimo la necessità di accesso al pronto soccorso dei punti nascita delle donne in stato di gravidanza e in fase di post parto-puerperio. L’attività di home visiting dell’Ostetrica, tra l’altro, è già definita e prevista dalla delibera regionale in merito alla rete per l’assistenza materno-neonatale.

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