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Primo caso di Coronavirus in Valle Camonica

I tamponi positivi sono in continua crescita ed anche il bacino d’interesse si sta allargando. Nella mattinata di oggi, lunedì 2 marzo, all’Ospedale di Esine si è verificato il primo caso di tampone positivo per l’accertamento di SARS-CoV-2 (genericamente noto come COVID-19 o Coronavirus).

Si tratta di un 40enne, residente in bassa Vallecamonica, che, circa due settimane fa è stato allo stadio per assistere ad una partita di calcio. Un paio di giorni dopo, l’uomo ha iniziato ad accusare alcuni sintomi di malessere, attribuiti ad una semplice influenza.

Non essendosi mai ripreso, lo scorso venerdì sera il 40enne ha deciso di presentarsi al Pronto soccorso dell’Ospedale di Esine. Il pre-triage si è attivato nell’immediato: il paziente, visto subito con occhio clinico anche sulla scorta di una rapida anamnesi, è stato inviato al reparto interno di osservazione breve intensiva, appositamente allestito accanto al pronto soccorso, dove gli è stato fatto il prelievo per il tampone faringeo, i cui risultati, sono giunti questo lunedì, dopo l’incubazione biologica necessaria. Dal tampone è emerso che l’uomo è stato colpito dallo stesso ceppo di virus isolato a Lodi: non si tratta quindi di un nuovo focolaio.

Nel pomeriggio il paziente è stato trasferito, come da prassi, presso l’unità operativa di malattie infettive di un altro Presidio Ospedaliero.

Il 40enne non sarebbe più uscito di casa da almeno quindici giorni. Potrebbero essere contagiati anche coloro che lo hanno frequentato all’interno delle mura domestiche, i quali hanno continuato durante questo periodo, inconsapevoli della positività del 40enne, ad avere relazioni esterne con altre persone.

Visti i protocolli, la quarantena è scattata per tutti i familiari del Camuno positivo.

Nel frattempo continua l’applicazione delle principali misure adottate dalla Asst della Valcamonica sul piano di contenimento locale della possibile epidemia da Coronavirus. L’Asst invita i cittadini a prenotare le prestazioni sanitarie e socio sanitarie telefonicamente al call center regionale, limitando l’accesso agli uffici solo per il disbrigo di pratiche burocratiche urgenti non differibili, privilegiando contatti telefonici ed in via informatica.

In queste ore l’Asst garantisce tutte le prestazioni in urgenza presso entrambi i presidi di Edolo e di Esine. Nessun altro servizio è stato sospeso. Il nosocomio consiglia ai visitatori dei pazienti ricoverati di recarsi nei presidi ospedalieri solo in caso di reale necessità, una persona per paziente, seguendo scrupolosamente le indicazioni dei servizi di portineria e del personale di reparto.

Regione Lombardia, tramite Asst, ricorda che nel caso insorgano febbre, tosse o sintomi influenzali o problemi respiratori, l’indicazione perentoria è di non recarsi in Pronto Soccorso, ma di chiamare il numero 800- 894545 per la corretta presa in carico da parte delle Autorità Sanitarie.

Per segnalazioni e quesiti è attivo il numero 1500 istituito da Ministero della Salute.

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