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Un regalo per la Val Gandino grazie all’amicizia con lo Zimbabwe

L’amicizia tra lo Gandino e lo Zimbabwe, nata all’insegna del mais e dei cereali, si rafforza nell’emergenza Coronavirus.

I volontari del Centro operativo comunale (che grazie alla Protezione civile è al servizio dei comuni di Gandino, Leffe, Casnigo, Cazzano Sant’AndreaAndrea e Peia) hanno ritirato ieri (mercoledì 22 aprile) cinquanta fusti da cinque litri ciascuno di liquido igienizzante per mani, da utilizzare sul territorio. Li ha donati il console onorario dello Zimbabwe, Georges El Badaoui.

Il rapporto di amicizia è iniziato nel 2014, quando in occasione degli incontri preliminari per Expo 2015, il Comitato Esecutivo dello Stato Africano, guidato dalla capodelegazione Constance Zhanje,  aveva visitato Gandino in occasione del Clusters Meeting, tenutosi a Bergamo nel febbraio 2014. Ne nacque un progetto di collaborazione con l’Università africana di Chinhoyi da parte della Comunità del Mais Spinato di Gandino, che ad Expo condivideva con lo Zimbabwe la partecipazione al Cluster dei Cereali e Tuberi.

Il viaggio di una delegazione gandinese, guidata dall’attuale presidente Della Comunità del Mais Spinato, Antonio Rottigni, sancì l’accordo. Nel corso di Expo le autorità dello Zimbabwe donarono a Gandino anche una statua, tuttora collocata nel “Giardino del Mais” di via San Giovanni Bosco, dove è pure ospitata la riproduzione originale di una testa Olmeca giunta dal Messico.

Il console onorario Georges El Badaoui (cittadino italiano) aveva donato nei giorni scorsi materiale igienizzante e mascherine anche alla comunità di Ponte San Pietro, cui è legato affettivamente.

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