Con le misure legate al contenimento del Coronavirus, lo scorso primo maggio non è stato possibile portare accanto alla statua della Madonna che domina dall’alto Ponte Nossa l’abete da dare in pasto alle fiamme in occasione della festa della Madonna delle Lacrime (la vigilia del 2 giugno).
L’assenza ha stimolato tuttavia la fantasia: nei giorni scorsi alcuni bambini avevano riprodotto il rito con i Lego, simulando il corteo dopo l’abbattimento ad Ardesio e il faticoso trasporto lungo gli irti pendii del Corno Guazza (“ol Pès”). Guarda il video a questo link.
Ieri, senza preavvisi particolari, l’albero è comparso, anche se con qualche giorno di ritardo. Sembra che i Soci del Mas abbiano posizionato sul tronco di un precedente Mas (di circa 2,5 metri) un abete di 8 metri.
Un gesto che sui social network ha raccolto consensi, ma anche alimentato aspettative per un auspicato ritorno alla normalità. L’abete potrebbe tuttavia non essere bruciato creando così un parallelismo con gli anni della seconda guerra mondiale, quando il Mas era stato portato sul Pes nel 1941 e vi era rimasto fino alla fine della guerra.
Il programma per le solenni celebrazioni attende di essere definito (dipenderà tutto dall’assetto normativo sugli assembramenti). Le celebrazioni per San Bernardino (il prossimo fine settimana) saranno affidate ancora alle dirette streaming su Facebook.
”Sono rimasto anche io sorpreso quando ho visto il Mas – afferma il primo cittadino Stefano Mazzoleni – ma la cosa, dopo mesi difficili, mi ha fatto comunque piacere”.
Si ringrazia per la fotografia all’inizio dell’articolo Daniele Corioni (Instagram: Daniele_fotografia).