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L’Angelina e l’acconciatura, il ritorno a messa è anche da ridere

L’Angelina che finalmente può tornare a messa, ma è preoccupata per l’acconciatura. Il don la tranquillizza: della questione ha interessato il Consiglio pastorale e in sacrestia troverà la parrucchiera. È giocata su questo scambio la gag pubblicata in questi giorni sul web dal parroco di Comenduno don Alfio Signorini. Il video (lo trovate più avanti nell’articolo), di condivisione in condivisione, è finito presto sullo smartphone di tante persone, strappando più di un sorriso.

Ma in questo periodo di pandemia, con le messe precluse ai fedeli e il lungo lockdown, don Alfio ha fatto ben altro, mettendo in campo una pastorale del tutto nuova. «Mi sono trovato ad avere molto tempo libero e ho iniziato a studiare i social per capire come riuscire ad essere comunque vicino ai miei parrocchiani – spiega -. Ho iniziato a frequentare Facebook, YouTube, Whatsapp. Ho arricchito il sito dell’oratorio».

È stata subito una sorpresa: «Ho visto allargarsi i confini della parrocchia in pochi giorni. Non solo mi seguivano dalla comunità di Comenduno, ma anche dalle altre parrocchie dove sono stato in precedenza: Torre Boldone (dieci anni da curato), Branzi e Trabuchello in Val Brembana (altri dieci anni come parroco). Ho intuito un potenziale pastorale che possiamo sviluppare. Diversi contenuti possono essere proposti con questo linguaggio di internet, dei social, seppure ancora tutto da imparare».

Don Alfio si è inventato anche la messa interattiva per le famiglie. «In molte parrocchie, durante questo periodo, la messa è stata proposta semplicemente con una telecamera che riprende la celebrazione. Ma non è pensabile che dei bambini possano seguirla in questo modo. Ci vuole un linguaggio diverso, adatto a questo mezzo, capace di catturare l’attenzione dei più piccoli».

Ecco allora che all’interno della celebrazione sono stati inseriti canti karaoke, video o cartoni animati che accompagnano le letture. Ma anche diversi gesti: il segno sulla fronte della mamma, il papà che spezza il pane e lo dà ai bambini, lavarsi le mani nell’acqua al momento del “Signore pietà”. «Il venerdì metto sul sito dell’oratorio delle schede con cui prepararsi alla messa – spiega ancora don Alfio -. Il video viene pubblicato al sabato, così ogni famiglia può scegliere il momento migliore per vederlo. Diventa una catechesi domestica: i genitori fanno catechesi ai bambini attraverso questa messa. L’idea è stata molto apprezzata da famiglie che hanno bambini in età della scuola primaria o scuola materna».

Don Alfio Signorini – 47 anni, originario di Almè, a Comenduno da due anni – ha proposto anche diversi altri momenti. «Abbiamo realizzato incontri di catechesi per adolescenti sul web con le videochat. Piccoli video di catechesi per bambini attorno ai misteri del Rosario. Certo, web e social hanno bisogno di un linguaggio specifico. Bisogna capirli e saper adattare il nostro modo di comunicare».

Funziona anche l’ironia. Come dimostra il video dell’Angelina. «Mi è arrivata questa clip – prosegue don Alfio -. Non so nemmeno chi sia la signora. Ma mi ha fatto divertire e ho pensato di risponderle. Il video ha avuto un successo inaspettato, tantissima gente in questi giorni mi ha fatto i complimenti incontrandomi per la strada. Se rintraccio la signora, la incontro volentieri. Magari potrebbero nascere altre gag». Qui il video:

Al di là delle preoccupazioni dell’Angelina, a Comenduno – come in altre parrocchie – in questi giorni si sta pensando sul serio a come riprendere con le messe rispettando le nuove norme sul distanziamento sociale. «Il primo principio da cui siamo partiti è che tutti trovino un posto a messa. Oltre alla chiesa, abbiamo pensato di mettere a disposizione anche gli spazi esterni. Qualora ci fossero più di 100 persone in chiesa, altre 60 circa potrebbero trovare posto fuori. Abbiamo anche pensato, in caso di necessità, di aprire teatro e sale dell’oratorio. Un gruppo volontari (quattro squadre, una per ogni messa) effettuerà il servizio di accoglienza. Un altro gruppo si occuperà di igienizzare gli ambienti».

In attesa di tornare a incontrare le persone a messa, oltre che sul web don Alfio ha voluto stare vicino alla sua comunità pure dall’alto. «Ogni domenica, a mezzogiorno, sono salito sul campanile per la benedizione. Un modo per far sentire anche la mia voce».

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