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Un libro racconta in bianco e nero Bergamo ferita dal Covid

Forse ci vuole proprio il bianco e nero per raccontare i tempi difficili che abbiamo vissuto dal 21 febbraio in avanti. Questa è stata anche la scelta del progetto editoriale “Bergamo ferita”: un libro con foto senza colori.

Ora, a distanza di 50 giorni, il volume “BERGAMO FERITA, sguardi bergamaschi al tempo del COVID-19” è disponibile. Racconta questo tempo così doloroso per la nostra terra grazie alle fotografie dei bergamaschi che hanno contribuito all’iniziativa. Decine di persone dalla città e dalla provincia di Bergamo hanno caricato le fotografie più rappresentative di questo difficile periodo attraverso il portale sguardibergamaschi.it.

Il libro propone scatti significativi delle nostre lunghe quarantene, del dolore che le ha attraversate, della lotta per la vita che si è consumata in modi e forme diverse di casa in casa. Immagini che parlano di distacchi, di addii, di ricerca di normalità, soprattutto per i bambini, di come le quotidianità siano state spezzate e faticosamente progredite.

Fotografie in bianco e nero che, proprio nell’alternare i chiari e gli scuri, nel contrasto tra luci ed ombre, hanno testimoniato il dramma vissuto e la ferita profonda che questi fatti ci hanno inferto, senza rinunciare ad aprirsi alla speranza e provare a ritessere il domani di Bergamo e del Paese intero.

L’iniziativa è stata promosso dalle edizioni Sahel insieme al partner tecnico Infoesse. Il ricavato della vendita del volume sarà destinato all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.

Nel video, l’intervista a Sara Pagliaroli delle Edizioni Sahel:

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