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Nuovi ingressi nelle Rsa, i chiarimenti dell’Ats di Bergamo

Nessun altolà da parte dell’Agenzia di tutela della salute di Bergamo per i nuovi ingressi nelle RSA. Ats guarda invece con particolare attenzione alla delibera di Regione Lombardia relativa alla fase 2 per il mondo del socio-sanitario e alla sua attuazione, al fine di assicurare il progressivo ripristino di tutte le attività nella massima sicurezza di utenti ed operatori. È quanto fa sapere, in un comunicato, la stessa Ats.

«La delibera regionale richiede un’attenta e doverosa lettura, in quanto stabilisce azioni e comportamenti volti non solo alla prevenzione dell’epidemia, ma anche al tempestivo riconoscimento di eventuali casi sospetti e all’assunzione di immediati interventi di contenimento del contagio – spiega il dottor Giuseppe Matozzo, direttore sociosanitario di Ats Bergamo -. Abbiamo costituito un Tavolo di Lavoro di analisi del provvedimento, per individuare le opportune azioni di accompagnamento e supporto agli Enti erogatori e consentire la graduale ripresa e rimodulazione delle attività».

Il provvedimento di Regione Lombardia è rivolto a tutto il sistema dei servizi sociosanitari: le Unità d’offerta tradizionali residenziali, semiresidenziali, ambulatoriali, domiciliari, ma anche le sperimentazioni sociosanitarie e le misure.

«Particolare attenzione va posta all’articolata regolamentazione degli ingressi nelle varie strutture, a cui ci si dovrà attenere in modo rigoroso, affinchè gli inserimenti avvengano in condizioni di sicurezza a tutela di ospiti ed operatori», prosegue il dottor Matozzo che aggiunge: «Tale regolamentazione prevede l’esecuzione al paziente presso il suo domicilio di tampone nasofaringeo e test sierologico per COVID-19».

In base ai risultati di laboratorio vengono distinte quattro diverse combinazioni a cui corrispondono altrettanti diversi percorsi da intraprendere per procedere all’ingresso dell’utente. «In particolare in caso di sierologia negativa e tampone positivo e in caso di sierologia positiva e tampone positivo, prima dell’ingresso in Rsa deve essere avviato un percorso di presa in carico del paziente verso strutture di ricovero sanitario, appositamente individuate», prosegue il direttore sociosanitario.

E’ un processo articolato e complesso, che necessita di approfondimenti con i competenti uffici regionali e che non può prescindere da accordi di collaborazione con le Aziende socio sanitarie territoriali e con le strutture di ricovero e cura accreditate e da un tavolo di confronto con i rappresentanti delle Associazioni. «Per questo è necessario che tutte le Rsa (anche quelle solo accreditate) si attengano a attendere precise indicazioni prima di procedere a nuovi ingressi/trasferimenti/dimissioni di ospiti», conclude il dottor Matozzo.

Per tale motivo la Direzione Sociosanitaria di Ats incontrerà settimana prossima le Associazioni delle Rsa per condividere un percorso comune di ripresa degli ingressi in Rsa.

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