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Con la transumanza Valcanale ritrova le sue radici

Un rito d’altri tempi, che nemmeno l’emergenza Covid ha fermato. Domenica 5 luglio Valcanale di Ardesio ha rivissuto la transumanza.

Il gregge di Renato Zucchelli ha attraversato il paese, diretto in alpeggio. Una tradizione ritornata in auge da alcuni anni grazie ai giovani del Valcanale Team che attorno hanno costruito una vera e propria festa, chiamata proprio “La Transumanza”. «Quest’anno, visto tutto quello che è successo, abbiamo dovuto ridimensionare l’iniziativa – commenta Omar Zucchelli del Valcanale Team -. Ci tenevamo comunque a far passare le pecore alla domenica pomeriggio per mantenere questa tradizione che ci riporta alle radici del nostro paese».

Ed è stato uno spettacolo vedere le pecore raggiungere le sponde affollate del laghetto di Valcanale, forse mai così frequentato come quest’anno. In testa al gregge è stato portato il “Campanaccio della solidarietà”, vinto all’asta dagli Amici del Zenerù di Ardesio. Si tratta dell’ultimo esemplare tra quelli messi all’asta sulla pagina Facebook “Campanacci d’Italia” in un’iniziativa che ha permesso di raccogliere 12 mila euro per l’ospedale di Piario.

Renato Zucchelli ha invece voluto ricordare le persone morte a causa del coronavirus con un segno di rispetto. Ha messo le “bronze” (campanacci in bronzo) al collo dei suoi cavalli e dei suoi asini. Le “bronze” un tempo venivano messe ad alcuni animali durante la transumanza se nella famiglia del pastore c’era stato un lutto. Un gesto di vicinanza, dunque, anche a chi ha perso i propri cari durante la pandemia.

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