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Didattica a distanza, Scandella: “La scuola è una priorità. Dove possibile, molto meglio una didattica mista”

Oggi sindaci e Fontana si sono confrontati sull’ordinanza relativa alla didattica a distanza nelle scuole secondarie. Ecco a seguire la posizione del consigliere regionale lombardo del Partito Democratico Jacopo Scandella.

“La didattica a distanza è una risorsa, ma non possiamo abusarne. Si modifichi l’ordinanza regionale prevedendo una modalità di utilizzo parziale e non al 100% come farebbe intendere il documento firmato ieri dal presidente Fontana. Il tema non è sottovalutare il contagio, ma al contrario mettere in campo le misure migliori per contenerlo e allo stesso tempo non pesare ulteriormente sulla scuola che tutti abbiamo definito essere la priorità. Se lo è, dobbiamo pesare i provvedimenti, ovviamente in base ai dati del contagio anche sui territori, facendo in modo di non creare difficoltà al sistema scolastico. Molte classi, tra l’altro, fanno già didattica a distanza a causa di isolamenti fiduciari e quarantene: fino a che possiamo, manteniamo una quota di presenza, perché è una grande occasione per promuovere comportamenti virtuosi tra i ragazzi e teniamoci la carta della didattica distanza al 100% solo per un malaugurato e non auspicabile nuovo lockdown”.

Lo dichiara il consigliere regionale del PD Jacopo Scandella intervenendo in merito all’incontro di oggi tra il presidente Attilio Fontana e i sindaci lombardi sulle restrizioni contenute nell’ultima ordinanza regionale e, in particolare, sullo svolgimento delle attività didattiche che dal prossimo 26 ottobre dovrebbero svolgersi al 100% a distanza, per tutte le scuole lombarde superiori di secondo grado.

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