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Ospedale di Alzano, dall’inchiesta emergono nuovi dettagli

Emergono nuovi dettagli dall’inchiesta su quanto avvenuto a febbraio all’ospedale di Alzano, nei primi giorni dell’emergenza Covid. La Procura di Bergamo contesta al direttore generale dell’Azienda socio sanitaria territoriale (Asst) Bergamo Est, Francesco Locati, e all’ex direttore sanitario della stessa Asst, Roberto Cosentina, le accuse di falso ideologico e falso materiale «per aver attestato in atti pubblici fatti non corrispondenti al vero».

Locati e Cosentina hanno dichiarato di aver adottato sin dal 23 febbraio tutte le misure previste, non appena avuto il sospetto e la successiva certezza di positività al tampone all’ospedale di Alzano. La circostanza, secondo la Procura, si sarebbe rivelata falsa per l’incompleta sanificazione del pronto soccorso e dei reparti dell’ospedale.

Al centro delle indagini ci sono le ore che portarono alla chiusura e alla successiva riapertura del pronto soccorso nel pomeriggio del 23 febbraio, mentre emergevano i primi contagi ufficiali.

La direzione aziendale dell’Asst Bergamo Est ha diffuso una nota in cui rimarca «la veridicità di tutte le informazioni, date sulla scorta delle notizie apprese dalle strutture aziendali di riferimento».

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