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Rifugi di Lizzola, un’offerta per “Due Baite” e “Quota 2000”

Ci sono buone prospettive di vendita per gli ultimi due rifugi di Lizzola rimasti sul mercato dal fallimento della Mountain Security, la srl che controllava la Sviluppo turistico Lizzola, ex società degli impianti di risalita.

Al curatore fallimentare Emiliano Fantoni è arrivata un’offerta di 80 mila euro per acquistare, insieme, il rifugio “Due Baite” e il “Quota 2000”. A presentarla è stata una società con sede a Bergamo. «Il 12 gennaio – spiega Fantoni – ci sarà una nuova asta partendo da una base di 80 mila euro più Iva. Se nessuno presenterà offerte al rialzo, i rifugi saranno ceduti a questo prezzo alla società che ha presentato l’offerta».

Erano già stati effettuati tre tentativi per vendere le due strutture, tutti andati a vuoto. La prima volta, a inizio 2019, il “Quota 2000” era stato messo all’asta a 47.502 euro, mentre il “Due Baite” a 195.582 euro. Con l’ultimo tentativo, a marzo 2020, la base d’asta per il “Quota 2000” era scesa a 38.476 euro e a 158.421 per il “Due Baite”. Questa volta i due rifugi saranno invece considerati come un lotto unico (e con un prezzo unico).

In precedenza, erano stati venduti altri beni del fallimento Mountain Security. Prima, a febbraio 2019, tre box in centro a Lizzola. Più avanti, a novembre 2019, al secondo tentativo, il rifugio “Mirtillo”, ceduto al prezzo di 56 mila euro alla Cooperativa “Nuova Lizzola”, la società che gestisce attualmente la stazione sciistica.

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