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Lovere, studenti provano ad entrare in classe. «In presenza facciamo la differenza»

Hanno provato ad entrare a scuola, nonostante ci sia ancora la didattica a distanza. Sono stati fatti uscire e allora hanno deciso di rimanere nel giardino dell’istituto, dove hanno appeso uno striscione: «In presenza facciamo la differenza».

Una decina di studenti della quinta A del Liceo artistico “Celeri” di Lovere, questa mattina (venerdì 15 gennaio), ha voluto compiere questo gesto per esprimere il proprio malcontento in merito alla situazione che si è creata. «Quest’anno abbiamo la maturità, ma il preside non ci lascia frequentare le ore di laboratorio in presenza che ci spettano – dice Carlo Savoldelli, uno degli studenti -. Nelle ore di laboratorio facciamo disegno dal vero, materia che poi dovremo portare all’esame di Stato. Per noi è una delle materie fondamentali e non può essere trascurata».

«Noi vogliamo tornare a scuola, i laboratori in presenza per noi sono molto importanti. Andare a scuola è un nostro diritto, non ce la facciamo più a stare in didattica a distanza. Siamo qui perché è dai piccoli gesti che nascono i grandi cambiamenti», aggiunge Cristina Bellini.

«Anche altri licei artistici della nostra zona stanno svolgendo i laboratori in presenza. Manchiamo solo noi – sostiene Isabella Cerutti, rappresentante di classe -. Da casa è tutta un’altra cosa. Non è vera scuola la didattica a distanza».

Abbiamo dato la possibilità al dirigente scolastico Giovan Battista Campana di dare la sua versione. Non ci ha rilasciato dichiarazioni.

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