L’Agenzia di tutela della salute (Ats) di Bergamo risponde ai sindaci dell’Alta Val Seriana in merito alla carenza dei medici di famiglia sul territorio. Nei giorni scorsi, i primi cittadini di Gandellino, Gromo, Valbondione e Valgoglio avevano inviato una lettera proprio all’Ats per segnalare «la grave situazione di disagio in cui versa l’Alta Valle Seriana» (qui l’articolo).
In riferimento alla lettera, l’Agenzia di tutela della salute precisa che «la carenza dei medici di assistenza primaria nel territorio bergamasco è una problematica ben presente per Ats Bergamo: è una priorità che viene seguita attraverso il dipartimento delle cure primarie e la piena operatività dell’ufficio convenzioni. Si parla di una situazione complessa e che si è e recentemente aggravata a seguito dall’emergenza sanitaria in corso».
«L’Agenzia – prosegue la nota – monitora costantemente la presenza dei medici proprio per garantire la massima copertura sul territorio: nello specifico, per l’alta Valle Seriana, l’Ats di Bergamo insieme alla Rappresentanza dei Sindaci, ha predisposto un protocollo che si è trasformato in un accordo specifico in materia di assistenza primaria, sostenuta dall’Ufficio Sindaci e dai Responsabili dei Distretti Ats – Accordo di collaborazione tra ATS di Bergamo e Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci per favorire la presenza di MAP (Medici di Assistenza Primaria) provvisori nel territorio della provincia di Bergamo, ottobre 2020».
Infine, l’Ats informa che «per valutare le richieste dei sindaci è stato comunque organizzato un apposito incontro, per il prossimo 13 gennaio, in presenza del dipartimento di cure primarie e del Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci orobici».