Notizie

Il Rettore di Bergamo scrive a Letizia Moratti

Il Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Bergamo oggi ha inviato una comunicazione all’Assessora al Welfare di Regione Lombardia Letizia Moratti (e per conoscenza ai componenti della Conferenza dei Rettori delle Università Lombarde) per chiedere perché come in altre regioni anche in Lombardia non si sia provveduto a “inserire il personale universitario tra coloro che dovranno sottoporsi, in maniera prioritaria alla vaccinazione contro il Covid”.  A seguire la comunicazione siglata dal Rettore di Bergamo Remo Morzenti Pellegrini.

Gent.ma Assessora Letizia Moratti, facendo seguito alla comunicazione inviata in data 19/02/2021 al Presidente Fontana e per conoscenza all’Assessore Sala, i Rettori delle Università lombarde segnalano la forte preoccupazione per il mancato inserimento del personale universitario tra coloro che dovranno sottoporsi, in maniera prioritaria, alla vaccinazione contro SARS-CoV2. Ci risulta che questa attività vaccinale sia stata conclusa nel Friuli, avviata in Regioni quali Abruzzo, Piemonte, Umbria, Sicilia mentre in altre siano già state aperte le prenotazioni (Lazio, Emilia Romagna, per esempio). Le Università lombarde hanno già completato la raccolta delle adesioni e sono in grado di fornirLe gli elenchi così come sono in grado di provvedere autonomamente alla vaccinazione dei propri dipendenti, se rifornite delle necessarie dosi vaccinali, attraverso il personale delle nostre Facoltà di Medicina e Chirurgia. Le attività didattiche del secondo semestre, già iniziate in tutti gli atenei lombardi, rischiano di essere compromesse dalla mancata vaccinazione del proprio personale che, confrontandosi con quanto avviene già in altre Regioni, si chiede e ci chiede il perché esista questa disparità. Sicuri della Sua comprensione, rimaniamo in attesa di una cortese risposta.

Cordiali saluti
Il Presidente
Prof. Remo Morzenti Pellegrini

Condividi su:

Continua a leggere

Navigazione Lago d’Iseo, cosa cambia con le nuove ordinanze
Incendio in Val di Scalve, due abitazioni inagibili