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Lovere, presentato il progetto che cambierà volto alla Casa della serenità

È stato presentato questa mattina (sabato 6 febbraio) a Lovere il progetto di ampliamento della Casa della Serenità. A vincere il concorso avviato poco più di un anno fa dalla Fondazione Beppina e Filippo Martinoli per raccogliere le migliori proposte di intervento è stato lo studio Laboratorio Permanente di Milano, fondato da Angelica Sylos Labini e Nicola Russi.

La struttura oggi dispone di 110 posti letto (di cui 39 nel nucleo Alzheimer, per il quale si sta lavorando all’ipotesi di realizzare un giardino specifico per i suoi ospiti). La Fondazione che la gestisce intende sfruttare la volumetria del lascito “ex Ottoboni”, rispettando le norme urbanistiche contenute nel piano di governo del territorio del Comune di Lovere, per realizzare 15 appartamenti protetti, 36 posti letto, un parcheggio interrato e altri locali di servizio e di collegamento con le attuali palazzine.

Laboratorio Permanente ha diretto un gruppo multidisciplinare composto dai paesaggisti di RLS – Rebediani Scaccabarozzi Landscape e la società d’ingegneria FOR Engineering Architecture. La proposta formulata è caratterizzata da tre nuovi corpi di fabbrica. Due di questi, partendo dal versante attualmente occupato dalle palazzine Ottoboni, si protendono verso il lago. La scomposizione del volume in tre blocchi differenti consente di ridurre l’impatto visivo della nuova costruzione, cercando di mantenere il più possibile la continuità visiva del verde che lo attraversa. La particolare angolazione degli edifici garantisce una vista panoramica del lago a tutti gli ospiti della nuova Rsa. Il progetto prevede anche la realizzazione di alcuni luoghi di comunità, di un giardino, di orti e di una “piazza” pensata per favorire l’incontro fra chi vive quotidianamente la Rsa e chi viene dall’esterno.

«Avere cura del territorio e dei suoi abitanti – sottolinea Nicola Russi – è il principio attorno al quale si costruisce il progetto della nuova Casa della Serenità e dei suoi spazi aperti. I nuovi volumi previsti dal progetto assecondano la pendenza del terreno per conservare la continuità paesaggistica degli elementi naturali tra monte e valle e per ridurre le opere di sbancamento in un territorio prezioso e fragile».

«Questa composizione a “corte aperta” – aggiunge Angelica Sylos Labini – garantisce l’affaccio sul lago a tutti gli ospiti e contemporaneamente li mette visivamente in contatto tra di loro attraverso logge, bow-window e ampie superfici vetrate. Tra l’edificio esistente e il nuovo, una “piazza belvedere” ricuce la distanza tra la vocazione alla cura della Casa della Serenità e il suo ruolo pubblico nella città di Lovere. La piazza e gli spazi aperti verranno vissuti dalle funzioni collettive ospitate al piano terra del nuovo complesso, promuovendo un modello sostenibile di Rsa aperta ai visitatori e cittadini».

«Tutti questi elementi – analizza Gianluigi Conti, presidente della Fondazione a cui fa capo la residenza sanitaria assistenziale loverese – hanno convinto il nostro Consiglio di amministrazione orientandone la preferenza sulla proposta di Laboratorio Permanente, con cui ora inizia la fase di confronto operativo per passare dallo studio preliminare al progetto esecutivo: l’intenzione è di dare il via ai lavori nel giro di un anno, vincolando l’apertura del cantiere al reperimento delle risorse economiche e finanziarie necessarie, considerato che l’impegno economico prevede un investimento di 12 milioni di euro. Ringrazio anche gli altri studi che hanno partecipato al nostro concorso fornendo spunti idee e suggestioni tutte arricchenti, stimolanti e di valore».

Oltre a quelle dello studio vincitore del concorso, sono state valutate le proposte di altri cinque studi di progettazione: act_romegialli di Morbegno, Sondrio; Aspro Studio di Vicenza; de8 Architetti di Bergamo; MoDus Architects di Bressanone, Bolzano; PBEB di Bergamo, quest’ultimo, selezionato per la valutazione finale insieme a Laboratorio Permanente. Le proposte sono state presentate nell’ambito di un’iniziativa coordinata, sotto il profilo tecnico e scientifico, da “Luca Molinari Studio” di Milano.

«Il concorso di progettazione per l’ampliamento della Casa della Serenità di Lovere – sottolinea il fondatore Luca Molinari – è da considerarsi come un modello virtuoso capace di coniugare il bisogno di immaginare nuovi modelli, la cura e assistenza delle fasce fragili della nostra società nei prossimi decenni, l’attenzione alla comunità locale e al suo territorio, la qualità del progetto di architettura come presupposto alla qualità di vita dei suoi abitanti, oltre a diventare un esempio per come immaginare le Case di Riposo dopo la pandemia. Il progetto vincitore dello studio milanese Laboratorio Permanente risponde pienamente a queste esigenze grazie a un uso di materiali e tecniche costruttive sostenibili e non aggressive, e puntando a un edificio in cui la comunità degli ospiti e di chi ci lavora quotidianamente possa godere dei benefici della vita collettiva, del calore di ogni spazio residenziale e della sicurezza sanitaria definita da una profonda riorganizzazione degli spazi comuni».

L’iniziativa della Fondazione Beppina e Filippo Martinoli – Onlus punta a potenziare i servizi già in essere, creando una “Cittadella della Salute” per la comunità loverese e per tutto il territorio circostante. In questa logica di valore condiviso le persone, gli enti, le aziende e le associazioni sensibili potranno già dai prossimi mesi essere parte attiva per supportare, anche economicamente, la nuova progettualità. Con l’avvio dei lavori saranno infatti attivate specifiche proposte di sostegno e donazione.

Alcuni rendering che mostrano come sarà la nuova struttura (clicca sulle immagini per ingrandirle):

Il servizio di Antenna2:

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