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Ardesio, ricompaiono le croci per scapoli e zitelle

L’anno scorso la tradizione era stata fermata dall’emergenza coronavirus che aveva messo l’Italia in lockdown. Ma ad Ardesio non rinunciano facilmente a certe usanze. Così, appena si è presentata di nuovo l’occasione, in paese sono riapparse le “Croci di Mezza Quaresima”.

Questa mattina (giovedì 11 marzo) i single del paese si sono ritrovati fuori dall’uscio di casa i segni che evidenziano il loro status. Succede ogni anno nella notte del “gioedé de la mèsa” (giovedì di mezza Quaresima). Un gruppo di ignoti si aggira per il centro storico e traccia croci sul pavé per indicare dove abitano le persone non ancora sposate.

Naturalmente c’è un limite d’età: dai 27 anni in su per le donne, dai 30 per gli uomini. Ma la tradizione non risparmia nessuno. In passato venivano usati colori diversi (bianco per gli scapoli, rosa per le zitelle). Adesso invece il bianco vale per tutti. A cambiare sono solo le dimensioni, che variano con l’età: segni piccoli per i giovani, lunghi (o lunghissimi) per chi è single da più tempo.

Capita che alcune croci attraversino addirittura l’intera piazza. Una delle più estese è quella dedicata alla fruttivendola Adriana Valli, meglio conosciuta come Cechi. Quest’anno i custodi della tradizione hanno scelto il suo negozio per appendere un avviso, il DPCCrus (evidente il richiamo agli ormai noti DPCM) con le nuove regole sull’assegnazione delle croci, in vigore dal 2022: «Lor signori confermiamo, per le gentil donzelle saranno 30 anche per quelle / La convivenza non ti risparmia la penitenza / Solo 5 bambini vi posson salvare dalla croce micidiale / Se qualcuno si sente dimenticato vada dalla Cechi a denunciare questo reato».

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