L’assessore regionale al Territorio e Protezione Civile Pietro Foroni questa mattina ha visitato due centri vaccinali ubicati nelle aree più colpite dalla prima ondata della pandemia da Covid-19: si è recato a Codogno nel lodigiano e in Val Seriana, a Clusone.
Presso la struttura polivalente in via Don Bepo Vavassori ad attenderlo, oltre ai rappresentanti dell’amministrazione comunale locale e delle realtà di protezione civile e volontariato, erano presenti numerosi primi cittadini del territorio.
«Sto visitando i vari centri vaccinali aperti in Lombardia – ha detto Foroni – per prima cosa dire grazie ai tanti volontari di Protezione Civile e delle associazioni di volontariato o del sistema dei soccorsi per la loro presenza a supporto del sistema sanitario. Vedo che questa iterazione tra volontariato e personale medico sanitario sta funzionando. Sono già state attivate in Lombardia alcune migliaia di volontari di Protezione Civile, un numero destinato a crescere, avendo la disponibilità di 23-24.000 volontari a livello regionale. Devo dire che tutte le volte che visito questi centri ne esco confortato in quanto vedo una bellissima sinergia e una bella organizzazione. In realtà questa situazione non mi sorprende in quanto in tutti i centri che ho visitato, ho dato la precedenza ai centri medio piccoli, ho visto sempre un’ottima interazione tra il sistema sanitario regionale e il territorio, i sindaci e le amministrazioni locali».
«Disguidi e problematiche – ha proseguito Foroni – sono capitate anche in altre regioni ed era normale davanti a una vaccinazione di massa, unica nella storia dell’umanità e organizzata anche abbastanza celermente, se pensiamo che un anno fa eravamo all’inizio dello scoppio dell’epidemia. È chiaro che in questo momento dobbiamo fare tesoro delle problematiche che sono state riscontrate e cercare che non si ripetano. Dobbiamo arrivare a una situazione tendente alla perfezione in vista della vaccinazione di massa. Il Ministro Speranza ci dice che tra metà aprile e fine aprile arriverà un numero imponente di vaccini e lì la Lombardia, come le altre regioni, dovrà essere pronta e in grado di vaccinare nel minore tempo possibile la maggior parte della popolazione».
«È indubbio – ha detto il capogruppo della Lega in Consiglio Regionale Roberto Anelli – che ci siano stati rallentamenti e difficoltà nelle prenotazioni; come è acclarato che Regione Lombardia ha inoculato più di 1.300.000 vaccini, una quantità enorme che pone Regione Lombardia al primo posto. È ovvio che per risolvere la crisi pandemica dobbiamo avere più vaccini. Non dimentichiamo che, se le cose rimanessero come sono attualmente, entro la fine di questo mese i vaccini saranno esauriti. Ringraziamo tutti i volontari e la Protezione Civile in quanto grazie a tutte queste persone sopperiamo ad alcune carenze che, non tanto per quanto riguarda l’aspetto socio sanitario ma per la prenotazione, si sono verificate in questi giorni».
«Questa visita dell’assessore Pietro Foroni – ha detto il sindaco di Clusone Massimo Morstabilini – è stato un bel segnale di vicinanza da parte di Regione Lombardia. È venuto di persona per vedere come funziona il nostro punto vaccinale ed è stato colpito per come è stato organizzato, cosa che ci fa molto piacere. Il ruolo di Protezione Civile qui è stato ancora una volta fondamentale. È di grande supporto a tutta l’attività vaccinale. Siamo partiti nel migliore dei modi. Adesso l’auspicio e quello di vedere incrementare le dosi somministrate giornalmente».
«Per rendere questo possibile si è mosso un sistema con il coinvolgimento di più soggetti – ha detto Roberto Torri, responsabile operativo comunale di Protezione Civile -: ovviamente l’amministrazione locale, i vertici dell’ASST Bergamo Est e Ats e Regione Lombardia. Ma un ringraziamento va anche al Rettore dell’Università degli Studi di Bergamo, il professore Remo Morzenti Pellegrini che ha condiviso con noi l’esperienza del centro vaccinale al Cus (Centro universitario sportivo) di Dalmine».