I carabinieri della Compagnia di Bergamo hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di due persone, accusate di rapina aggravata, commessa a Seriate lo scorso ottobre. Unitamente alle due misure cautelari, sono state eseguite diverse perquisizioni nei confronti di altri soggetti indagati.
Il fatto risale al 26 ottobre 2020. Una donna, dipendente di una ditta che opera all’interno del mercato ortofrutticolo di Seriate, mentre si recava in banca per depositare l’incasso giornaliero, venne avvicinata da due persone a bordo di un motorino che la aggredirono con l’utilizzo di spray urticante al peperoncino, portando via circa 30 mila euro.
Le indagini, coordinate dalla Procura della repubblica di Bergamo e condotte dai militari della Sezione operativa della Compagnia Carabinieri di Bergamo, hanno permesso di accertare la responsabilità di due soggetti. Sono un 54enne residente a Stezzano e un 69enne residente a Scanzorosciate, entrambi già gravati da diversi precedenti in materia di reati contro il patrimonio.
I militari, dopo la visione di decine di immagini di videosorveglianza, hanno individuato i due che, dopo aver atteso nei pressi del parcheggio di un supermercato vicino, a bordo di un motorino, seguirono la donna fin dall’uscita del mercato ortofrutticolo, bloccandola nel parcheggio antistante la filiale bancaria, per poi darsi alla fuga con il bottino. Partendo da queste immagini, sono state poi avviate una serie di specifiche attività tecniche che hanno permesso di raccogliere elementi nei confronti dei due arrestati.
In particolare, nel corso delle indagini, si è accertato che il motorino utilizzato per la rapina, ritrovato poi bruciato a Grassobbio, era stato rubato poche settimane prima. I due, per eludere le indagini, lo avevano incendiato. Successivamente, nel corso di una perquisizione, in casa di uno dei due arrestati sono state però ritrovate alcune parti riconducibili proprio al motorino in questione. L’uomo, sempre nel corso delle indagini, è stato inoltre denunciato per appropriazione indebita di un’auto che usava.
L’operazione ha permesso di fermare e mettere in carcere i due autori della rapina. Il primo rintracciato a Scanzorosciate. Il secondo, che in un primo momento si era reso irreperibile, è stato poi individuato e fermato in un hotel di Costa Volpino. Era in possesso di un furgone risultato rubato. Nei suoi confronti è quindi scattata anche la denuncia per ricettazione.
Nel corso dell’operazione è stato anche denunciato un altro uomo, vicino ai due arrestati, che è stato trovato in possesso anch’egli di un’auto rubata, alla quale aveva apposto targhe contraffatte, e al cui interno custodiva oggetti per lo scasso. Per quest’ultimo, un 70enne di Gorle, è scattata la denuncia per ricettazione e possesso di oggetti atti ad offendere