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Un video per ricordare le vittime innocenti delle mafie

Il 21 marzo non è solo il primo giorno di primavera (quest’anno l’equinozio è avvenuto il 20 marzo): è anche la “Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie”.

In occasione della 26esima edizione, non potendo organizzare eventi nelle piazze, sul territorio bresciano è stato realizzato un video con 1031 nomi di persone uccise per mano della criminalità organizzata. L’iniziativa è stata promossa dal Coordinamento di Libera Brescia, dal presidio di Libera Valle Camonica «Ida e Nino Agostino» e dal gruppo OrtoLibero.

«Questa è una giornata fondamentale per noi di Libera – afferma Augusto Vielmi di Libera Valcamonica – in quanto per noi la memoria delle persone uccise dalle mafie è fondamentale. Tutte le vittime hanno il diritto di essere ricordate: famose, meno note, uccise per caso, tutte hanno tutte la stessa dignità».

A ogni lutto corrisponde una famiglia colpita da una tragedia, ancora più dolorosa quando non è stato possibile assicurare alla giustizia i colpevoli. «Ho avuto l’occasione – racconta Vanda Romagnoli di Libera Brescia – di conoscere alcuni familiari impegnati nel portare la testimonianza dei loro cari. Danno voce a persone che non hanno più voce».

Perché è importante parlarne anche al Nord

Ha senso parlare di mafia in territori come il nostro in quanto l’idea che il fenomeno sia relegato solo alle regioni meridionali è superata. «Alle mafie – prosegue Vielmi – interessano i soldi che circolano di più al Nord. Questo è inoltre un momento in cui il rischio di infiltrazione è più alto, in quanto la criminalità dispone di liquidità da reinvestire e la crisi è un’occasione d’oro».

I volontari e attivisti di Libera, durante il periodo di preparazione al 21 marzo, sono soliti organizzare eventi nelle scuole con cui fare conoscere alcune storie di persone uccise dalla criminalità organizzata. «Quest’anno queste iniziative sono state promosse online – continua Vanda -. Abbiamo raggiunto più persone grazie a Internet, ma non è la stessa cosa. Speriamo di tornare presto a incontrare i ragazzi di persona».

153 volti per ricordare 1031 nomi

Il video ha visto la partecipazione di ben 153 lettori. Fondamentale è stato il lavoro del referente del presidio di Valcamonica Giambattista Raffetti, sostenuto dai volontari del gruppo. Nel progetto sono stati coinvolti sindacati, associazioni, cooperative, comuni, carceri, forze dell’ordine, artisti, giornali, televisioni locali, biblioteche, centri antiviolenza, un coordinamento famiglie affidatarie, la Procura della Repubblica di Brescia, la Provincia di Brescia, personale sanitario degli ospedali di Brescia e provincia, personale delle RSA, Don Fabio Corazzina, Don Alessandro Tuccinardi, studenti bresciani di istituti superiori e delle università e Brescia Mobilità.

Guarda il video a questo link.

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