Dalle Zarro Night e le nottate flou ai microfoni di Radio Like: è il percorso di Dave e Jonny, i protagonisti di uno dei programmi più scatenati dell’emittente bergamasca, “Su le mani!”.
“Su le mani!” non si tratta ovviamente di una rapina, ma di un motto che non ha bisogno di spiegazioni per chi non resiste al tunz-tunz. Dalle 13.20 alle 13.50, dal lunedì al giovedì, Dave Pagani e Gianfranco Moccia vi faranno saltare con ogni genere musicale. «Ma niente reggaeton e liscio»: scherzano in battuta i due.
I deejay e producer della Zarro Night, vista la prospettiva di rimanere rispettivamente a fare lavori lontani dal mondo della musica, decidono di improvvisare una trasmissione che ripercorre le epiche gesta delle nottate fluo in cui potevano urlare abbracciati senza mascherina né distanziamento «su le mani zarri!!!»
La storia dei protagonisti
Il più grande, Dave, ha iniziato a studiare musica nella banda del paese, passando poi alle orchestre, alle jazz band e pure alla fanfara militare. Sonorità che sembrano lontane da quelle dei locali del venerdì e sabato sera, ma che sono comunque solide fondamenta per conoscere le regole della musica, del suonare insieme e delle contaminazioni tra i generi. Negli anni dell’adolescenza non ha disdegnato nemmeno l’heavy-metal. Dalle band al dj, il passaggio è avvenuto quasi per osmosi, ma sempre con la stessa passione: la voglia di fare musica. In 25 anni di carriera ha calcato la scena di numerosi locali, praticamente è stato un po’ dappertutto sia corto sia a lungo raggio. Nel ’99 ad esempio era resident al Collina Verde di Clusone, ma allo stesso tempo al XX secolo a Bergamo. Poco più tardi anche al Dylan, al Matrix di Coccaglio e al Live di Trezzo. Ha cercato anche di trasmettere la sua passione per la musica prendendo parte a una delle prime scuole per disc jockey, la Nam di Milano dove ha conosciuto tra i suoi allievi Gianfranco Moccia. Sono quindi arrivate le prime esperienze internazionali e la produzione delle Zarro Night, almeno fino al Covid-19… Evaporate le date sul calendario (il ritmo era di circa 80 all’anno) si è rinforzata la voglia di fare radio (esperienza già avviata grazie a un’emittente nel Milanese). E se del futuro non c’è certezza, per ora pensiamo a divertirci con “Su le mani!”