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Moroni 500, l’omaggio di Albino e della Val Seriana al maestro del Rinascimento

Presentazione in grande stile, questa mattina (venerdì 21 maggio) ad Albino, per l’anno moroniano. Il pittore Giovan Battista Moroni, maestro del Rinascimento originario della cittadina seriana, sarà celebrato nella sua terra a cinquecento anni dalla nascita. Il giusto omaggio a un’artista conosciuto a livello internazionale, le cui opere hanno viaggiato da Bergamo a Londra e New York.

Promosso dal Comune di Albino e organizzato da Promoserio, Moroni 500. Albino 1521 – 2021 è un percorso di scoperta e valorizzazione che diventa appello concreto alla riappropriazione della figura di Giovan Battista Moroni come un prezioso patrimonio collettivo. Da giugno 2021 fino alla primavera del 2022 sono in programma mostre, narrazioni, restauri, approfondimenti e pubblicazioni scientifiche, convegni, incontri, concerti, spettacoli teatrali, escursioni a tema, eventi di animazione culturale, fotografia, moda, visite guidate, enogastronomia.

È un abbraccio l’immagine scelta come icona del lungo percorso di valorizzazione, quello tra Maria ed Elisabetta dipinto da Moroni nello stendardo albinese (restaurato per l’occasione da Antonio Zaccaria, grazie al contributo del Comune di Albino e Fondazione della Comunità Bergamasca). Un gesto senza tempo che riassume il desiderio ultimo del progetto: offrire la bellezza come segno di rinascita e di condivisione e scegliere la cultura, custode dell’identità profonda di un territorio e della sua comunità, come motore per ripartire uniti.

Dal fulcro albinese il progetto si è espanso coinvolgendo tutta la ValSeriana, con il suo museo diffuso di Giovan Battista Moroni, un itinerario da Ranica a Fino del Monte, che fa tappa nei luoghi cui l’artista ci ha lasciato in eredità straordinarie opere di soggetto sacro, ancora fruibili nelle chiese per cui sono state eseguite. Di qui il percorso si collega alla città di Bergamo e a tutti gli altri luoghi che oggi sul territorio bergamasco conservano testimonianze della pittura moroniana.

Moroni500 nasce così da un ampio network di istituzioni, musei, fondazioni, parrocchie, scuole, realtà culturali, associazioni, in dialogo per raccontare in modo condiviso l’universo moroniano a 360 gradi. Nel progetto avranno parte attiva, nella ideazione e produzione di iniziative, anche associazioni e realtà impegnate in ambito culturale ad Albino e sul territorio della ValSeriana.

Le tappe principali

A segnare l’apertura e la fase finale di Moroni 500 saranno tre mostre ad Albino. Dal 2 giugno, Il Codice Moroni, innovativo storytelling espositivo curato da Barbara Mazzoleni e Orietta Pinessi, per svelare in chiave contemporanea tutti (o quasi) i segreti di Moroni.

Dal 18 settembre, Giovan Battista Moroni. Ritorno ad Albino, a cura di Simone Facchinetti e Paolo Plebani, riunirà una selezione di opere legate per ragioni diverse alla città natale di Moroni, dalle prove giovanili ai ritratti di personalità albinesi fino a dipinti di devozione privata.

Dall’11 dicembre, in Moroni Sequel, l’artista contemporaneo Gianriccardo Piccoli si confronta a tu per tu con la Crocifisssione di Moroni.

Dal 25 giugno, si accende il filo rosso che lega Albino a Palazzo Moroni di Bergamo Alta, grazie alla collaborazione del Fai (Fondo ambiente italiano), con la Delegazione Fai di Bergamo e la Fondazione Museo di Palazzo Moroni. Incontri e conferenze di approfondimento e divulgazione dell’attività del pittore saranno il preludio all’apertura speciale del 16 settembre dei Giardini e del Palazzo, con le sale che accolgono i capolavori moroniani (tra cui i ben noti ritratti di Isotta Brembati e del Cavaliere in Rosa). Da quel momento, tutte le domeniche saranno dedicate a Giovanni Battista Moroni, con attività e visite guidate, per adulti e famiglie.

Il 26 giugno, per tutta la giornata, le vie del centro storico di Albino si accenderanno grazie ad AlbinoInArte in un omaggio artistico corale a Moroni, tra artisti selezionati invitati a creare in estemporanea e la premiazione della Mostra Sociale a cura di Arte sul Serio.

Dal 9 luglio al 28 novembre, la terra di Moroni e Accademia Carrara diventano un’unica realtà culturale, grazie alle scontistiche che il museo cittadino, in cui sono conservati tanti capolavori moroniani, dedica alla comunità albinese (per tutti i residenti, ingresso 5 euro anziché 10) e ai visitatori delle mostre in programma ad Albino (ingresso 8 euro anziché 10).

Dal 19 luglio al 1° agosto, la prestigiosa Fondazione Arte della Seta Lisio di Firenze propone ad Albino la sua prima Summer School di sartoria storica, con l’obiettivo di ricostruire l’abito indossato dalla “Dama in rosso”, immortalata da Moroni in un ritratto custodito alla National Gallery di Londra cui alla fine sarà donato.

Moroni 500 non poteva che incrociarsi con i “Grandi restauri” con cui Fondazione Credito
Bergamasco nel 2021 rende omaggio a Giovan Battista Moroni. Ai dieci capolavori del pittore già recuperati in passato, ora si aggiunge il restauro di sei importanti dipinti, fra i quali il Crocifisso con i Santi Bernardino da Siena e Antonio da Padova della Parrocchiale di Albino, considerato il capolavoro del Moroni sacro. In autunno, eventi espositivi e culturali metteranno in luce i dipinti restaurati nel luogo di provenienza attraverso una “esposizione diffusa”.

Il 4 settembre al via la XX edizione dello storico festival Albino Classica, rassegna musicale itinerante curata dall’ “Associazione Culturale Carlo Antonio Marino”. Il 18 settembre per le vie del centro storico di Albino si respira aria di Rinascimento, grazie a “Sui Passi del Moroni”, organizzata dal Comitato Sui Passi del Moroni: antiche botteghe, personaggi storici, visite itineranti, workshop, momenti di vita quotidiana del 1500 accompagneranno i visitatori fino a sera inoltrata

Il 15 ottobre prima assoluta del Catalogo Generale dell’opera di Giovan Battista Moroni, curato da Simone Facchinetti (ed. Officina Libraria,Milano): un’impresa sostenuta da Fondazione Credito Bergamasco che si è protratta per molti anni, necessari a raccogliere le informazioni relative alle oltre 200 opere del pittore, non solo conservate nel territorio bergamasco ma disseminate nei principali musei europei e statunitensi, oltre che in molte collezioni private.

Il 16 e 17 ottobre siti di interesse culturale apriranno eccezionalmente le porte per due giornate di valorizzazione del patrimonio storico-artistico e architettonico di Albino, in contemporanea a un circuito di scoperta ai principali luoghi moroniani di Bergamo.

Il Moroni si celebra anche a tavola, in collaborazione con Ascom Confcomemrcio Bergamo: in occasione delle celebrazioni a partire da luglio 2021, nei ristoranti di Albino e della ValSeriana aderenti all’iniziativa, sarà possibile degustare menù con piatti immancabili sulle tavole bergamasche del Cinquecento, dai “maccaroni” al “Brodo lardiero di cinghiaro”. E in occasione di Moroni 500, si potrà degustare Cinnamomo – Il
confetto di Giovan Battista Moroni, l’antico confetto di Bergamo che era stato capace di conquistare l’Europa. Non mancherà un’edizione speciale del vino Valcalepio, con etichetta dedicata all’iconico “abbraccio” di Moroni 500 da Cantina Sociale Bergamasca.

Il 2022 si aprirà all’insegna delle “Giornate di studi moroniani”, una due giorni organizzata in collaborazione con Fondazione Adriano Bernareggi, in cui dialogheranno i più grandi studiosi nazionali e internazionali che si sono occupati del Moroni e ne hanno curato le più importanti mostre recenti.

L’8 aprile 2022, Astorica – Associazione Storica Città di Albino, in collaborazione con La Compagnia dei Sogni e Complesso Bandistico di Albino, mette in scena in Piazza San Giuliano “La Passione di Gesù Cristo secondo Moroni”, narrata attraverso una coreografia coinvolgente e realistica, ispirata ai dipinti del pittore.

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