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Il Rettore dell’Università di Bergamo sabato 5 giugno incontra le nuove generazioni

Nella mattinata di sabato 5 giugno, il Rettore dell’Università degli studi di Bergamo, prof. Remo Morzenti Pellegrini, incontrerà gli studenti delle classi terze della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto comprensivo “Andrea Fantoni” di Rovetta per riflettere sull’importanza della Costituzione e sulle votazioni del 2 giugno del 1946.

“Comprendere appieno l’importanza della Costituzione – afferma il Rettore Remo Morzenti Pellegrini – è un passaggio fondamentale nella vita di ogni cittadino sin dalla giovane età. È quel valore aggiunto che può fare la differenza per costruire il futuro della nostra società e del Paese su solide basi. È importante trasmettere conoscenze, valori e saperi necessari ai giovani per sentirsi parte attiva di una comunità e intervenire per il suo miglioramento a livello sociale, professionale e civico”.

“Come docente di Lettere e in rappresentanza dell’Istituto, insieme al Dirigente scolastico, il prof. Giampaolo Grechi, sono grata al Rettore prof. Remo Morzenti Pellegrini per il suo intervento di persona a scuola. Un’opportunità preziosa per gli alunni in primis e anche per noi docenti per sentirci parte della comunità e della formazione delle nuove generazioni commenta la prof.ssa Paola Migliavacca.

L’incontro si terrà nell’aula magna dell’Istituto, nel pieno rispetto delle normative anti-Covid, dalle 10 alle 12.30.

Nel pomeriggio, alle 17.00 a Clusone, nella piazza dell’Orologio, il Rettore interverrà alla cerimonia di consegna del testo costituzionale ai diciottenni clusonesi alla presenza del sindaco Massimo Morstabilini e di alcuni membri della Giunta comunale.

“La nostra Costituzione – dichiara il sindaco di Clusone, Massimo Morstabilini – nella visione dei padri costituenti è in parte una realtà e in parte un programma, un ideale e una speranza. Spetta a tutti noi, e con ancor maggior vigore ai più giovani, farla vivere e realizzarla attraverso il proprio senso civico. Rendersi conto, quindi, che ognuno è parte di una realtà più complessa, una comunità per la quale possiamo e dobbiamo investire il nostro impegno e la nostra volontà. Questo percorso fa parte di quel pieno sviluppo della persona umana che l’art.3 della Costituzione richiama e afferma”.

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