Da comprensorio sciistico a località: è il salto che intende fare il Monte Pora che guarda sempre di più alla destagionalizzazione e alle attrattive che un’area magnifica, con la sua offerta turistica, può garantire.
I difficili mesi della pandemia non hanno fermato la società, che si è invece organizzata con investimenti per un ammontate complessivo di 500.000 euro.
Davanti a stampa, amministratori locali, fornitori e collaboratori, la presidente di Irta Spa Cristina Radici e il direttore Maurizio Seletti, hanno presentato il ripensamento della comunicazione, l’apertura estiva degli impianti (da domani, sabato 19 giugno 2021, sarà aperta la seggiovia del Termen), i possibili investimenti sulle strutture, la realizzazione di “Pora beach” (è stata attrezzata l’area del laghetto con tanto di passerella galleggiante), un food truck con cui rendere ancora più accessibile la ristorazione e una pista sintetica in “Neveplast” (pronta al Vareno nei prossimi giorni).
Angelo Radici ha ribadito la solidità della società, dimostrandosi pronto anche a sostenere investimenti e aumenti di capitale pur di stimolare i giovani a continuare un sogno con la M maiuscola: Montepora.
«Non è che ci credo, di più – afferma Cristina Radici -: perché secondo me al territorio è importantissimo potere dare qualcosa. Una cosa che mi ha lasciato nel cuore mio papà è una frase meravigliosa: “la Valseriana mi ha dato tanto, tutti i lavoratori che sono sempre stati nelle nostre aziende ci hanno dato tantissimo” e mio papà di queste cose non si dimentica mai. Sviluppiamola questa valle! Facciamo veramente il meglio. La voglia di fare c’è, l’entusiasmo c’è, ma anche la possibilità economica di investire, ma non a scopo speculativo. Una cosa importante: si fa per passione e cuore».
«La stagione invernale è stata veramente complicata – ha affermato l’amministratore delegato Maurizio Seletti -, avremmo preferito fare altro, così come tutti i nostri colleghi. Volendo guardare il bicchiere mezzo pieno: l’abbiamo usata come un’opportunità per concentrarci nel disegno della nostra visione e abbiamo usato un po’ di tempo nell’immaginare uno scenario diverso per il Monte Pora. Abbiamo dedicato tanto tempo. E’ stato un processo allargato, non solo interno della società, ma abbiamo condiviso il percorso con le amministrazioni, con gli operatori e con quelli che sono gli interlocutori della località perché credo che il valore aggiunto di questo posto debba essere lo sviluppo territoriale, non lo sviluppo della società privata Irta Spa e su questo tema specifico stiamo investendo tanto. Personalmente sono convito che sia una competizione, nel mondo turistico, tra territori, non tra aziende. Il fatto di coinvolgere la località intera nello sviluppo è quello che può fare la differenza».
Tre ambiziosi progetti
Il Monte Pora sogna anche in grande. Con l’intento di rafforzare l’attrattiva con le stesse strutture, si ipotizzano nuovi investimenti con cui rendere ancora più competitiva la località. Oggi sono state mostrate tre suggestioni: un nuovo rifugio panoramico, la riqualificazione della partenza della seggiovia di Cima Pora e il ripensamento dello stabile utilizzato come ricovero dei gatti delle nevi che si trova in fondo alla pista del Termen.