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Un intreccio di storie con ‘Il castello’ di Tiziano Incani

Dopo “Proud”, la “Prima appendice di Proud” e la “Seconda appendice di Proud”, è uscito il quarto libro del Bepi, anche se la fatica letteraria per più di un motivo ha il sapore di una prima pubblicazione.

Si tratta infatti del primo romanzo e della prima volta, da quando è nato “Il Bepi” nel 2002 (negli studi dell’allora Radio Antenna2), che il nome d’arte viene messo da parte lasciando solo l’indicazione che si trova sui documenti d’identità, Tiziano Incani.

«”Il castello” – spiega l’autore – lo firmo come Tiziano Incani, questo non perché Il Bepi non abbia nulla a che fare, ma in quanto la differenza tra Tiziano Incani e il Bepi, come vado spiegando da anni, è minima ormai. Vorrei invece fare capire che ci sono una serie di stereotipi legati al Bepi che vanno un po’ accantonati. Come con il Bepi non mancano riferimenti al territorio, “Il castello” non è da meno. Parla di un mistero che interessa l’intero pianeta, ma all’interno di una vicenda globale, la terra orobica e quelle attigue sono presenti».

Con il primo romanzo del Bepi s’intrecciano più storie. «Accanto a una più globale ve ne sono altre più personali – continua lo scrittore di Rovetta -, simili alle nostre, con cui possiamo confrontarci esaminando i nostri stili di vita e aspetti più profondi, che a volte non cogliamo, ma sono nascosti nei caratteri dei singoli personaggi. Non voglio rivelare troppo e rischiare di anticipare informazioni che guasterebbero la lettura».

Un altro ingrediente che ha caratteristiche locali è la presenza del dialetto. «Ci sono cose che non avrei scritto in altro modo – confessa Incani -. Può essere un valore aggiunto, o al contrario non piacere: dipende dalla predisposizione del lettore». Nelle note a margine ci sono comunque le traduzioni.

Nei prossimi giorni sono in programma le prime presentazioni del libro edito con Silele edizioni. «Martedì sera, alle ore 21, – ricorda Tiziano – saremo ai “Sette Nani” di Curnasco di Treviolo. Venerdì della stessa settimana a Montello e sabato della settimana successiva a Caravaggio. In Val Seriana il libro, se vi interessa, ve lo porto personalmente io». Questa estate ci saranno appuntamenti anche nelle valli bergamasche.

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