In occasione dell’anniversario del disastro del Gleno (avvenuto il primo dicembre 1923), ieri, domenica 28 novembre 2021, sono state ricordate le vittime di quella terribile tragedia.
Com’è ormai una tradizione, nonostante la neve, è stata accesa una fiaccola nei pressi dei ruderi della diga (ndr. si sconsiglia la salita durante il periodo invernale), torcia accolta poi al ponte di Bueggio dalle autorità civili e religiose. Dopo la deposizione dei fiori, la Santa Messa nella chiesa della frazione di Vilminore.
«Celebrare questo anniversario significa innanzitutto stringersi in un momento di solenne raccoglimento – ha detto il sindaco di Vilminore Pietro Orrù -, ma significa anche rendere merito all’incredibile capacità dimostrata da questa terra di sapersi risollevare e di trovare nei suoi abitanti la forza per ricostruire e guardare avanti con nuove speranze. Speranze che, come Istituzioni, abbiamo il dovere di non tradire e di non deludere. Perché sulla memoria del disastro, devono essere poste le basi per una nuova etica della sostenibilità. Una morale che metta al centro della progettazione, della realizzazione e della conservazione di ogni infrastruttura pubblica o privata il valore e la dignità della persona umana, così come il rispetto per le peculiarità dei territori e la piena integrazione con essi. Lo dobbiamo alla memoria delle vittime e lo dobbiamo alle nuove generazioni e al loro diritto di guardare con fiducia al futuro».
Mercoledì primo dicembre alle 7.15 tutte le campane della Valle suoneranno in ricordo delle vittime. Alle 7.15 verrà celebrata inoltre una Santa Messa nella chiesa di Bueggio, un’altra in serata alle 20.30 nella chiesa del Dezzo.
