Si chiamano “Le Briciole”, sono piccole, ma hanno un cuore grande. Tanto grande da arrivare fino in Nepal per sostenere il Kalika Family Hospital, l’ospedale costruito dall’alpinista di Lizzola Mario Merelli insieme all’amico di spedizioni Marco Zaffaroni nella regione del Dolpo.
Il progetto “Bamboline per il Nepal” è nato da un’idea di Anna Visinoni, di Rovetta. Un’idea in cui ha messo lo zampino il Covid. «Tutto è cominciato durante la mia seconda quarantena – racconta -. Già la prima non era stata molto piacevole e allora mi son detta: è il caso di inventarsi qualcosa. Ho chiesto a mia sorella Elda, molto brava a disegnare, se poteva darmi una mano. Con scampoli di tessuto siamo allora partite a realizzare queste bamboline che hanno cominciato a riempire le mie giornate di quarantena».
Restava da decidere quale progetto di solidarietà sostenere con il ricavato. «Un giorno ci stavo pensando quando l’altra sorella Valeria, anche lei mi aiuta in questo progetto, mi ha detto: oggi è l’anniversario della morte di Mario Merelli. È stata come illuminazione. Io lavoro in ospedale a Piario e quindi le bamboline dovevano servire ad aiutare un ospedale».
Si è quindi messo in moto un meccanismo che ha già portato a dar forma a duecento bamboline. «All’inizio pensavamo di realizzarne una ventina, invece sono arrivate molte più richieste. C’è chi compra le bamboline, ma anche chi regala scampoli di tessuto, gomitoli di lana, pizzi – prosegue Anna Visinoni -. In questo percorso ho coinvolto anche mio marito e mia figlia. Importante è stato poi l’appoggio di Raffaella Merelli, la sorella di Mario, che ringrazio molto».
La solidarietà non ha confini e presto “Le Briciole” sosterranno un’iniziativa per l’Ucraina. «Il 23 aprile il Gruppo missionario di Rovetta allestirà una bancarella per aiutare le famiglie arrivate sul nostro territorio e, in quell’occasione, ci saranno anche le nostre bamboline».
Per chi fosse interessato “Le Briciole” hanno anche una pagina Facebook.
