FeaturedNotizie

Ferie e permessi per dedicare tempo al volontariato: progetto innovativo in Bergamasca

Dare la possibilità ai lavoratori di dedicare parte del loro tempo al volontariato attraverso giorni di ferie o permessi in parte donati dall’azienda. È l’obiettivo del protocollo d’intesa siglato da Provincia di Bergamo, Acli e Ufficio per la pastorale sociale e del lavoro della Diocesi di Bergamo per la costruzione di un modello virtuoso, nel quadro del progetto PIT_STOP, che si propone di rimodulare il concetto di lavoro e quello di volontariato.

Un progetto innovativo che intende mettere al centro la persona-lavoratore per valorizzare sul luogo di lavoro potenzialità e capacità che potranno essere sviluppate e messe a disposizione del mondo dell’associazionismo del sociale e del volontariato.

Il progetto, che verrà presentato agli interlocutori del territorio mercoledì 13 aprile nella Sala Olmi della Provincia con l’intenzione di renderlo operativo in tempi rapidi, mette in relazione quattro attori del territorio: le imprese che lo sviluppano, il settore pubblico che lo amministra, le associazioni di volontariato che lo animano e la persona-lavoratore che lo abita.

«La Provincia condivide l’importanza di realizzare un modello di cittadinanza attiva delle
lavoratrici e dei lavoratori della provincia di Bergamo. Tutti i soggetti sin qui coinvolti intendono collaborare a un progetto capace di risignificare il rapporto tra lavoro e volontariato, attraverso una visione più aperta del lavoratore inteso come attore moltiplicatore di socialità per il territorio che abita – sottolinea il presidente della Provincia di Bergamo, Pasquale Gandolfi -. La firma di questo Protocollo d’intesa non solo rende strutturale una proposta altamente innovativa e mette a terra un’intuizione importante, ma si inserisce coerentemente nel percorso attorno al tema del lavoro che stiamo avviando con sguardo ampio e inclusivo».

La volontà è quella di mettere il lavoratore in condizione di “fermarsi” per alcuni momenti, per donare tempo per la collettività e recuperarlo tempo per se stesso e per la propria famiglia e così ripartire con un approccio rinnovato all’interno della vita lavorativa. «Questa firma di fatto apre una nuova pagina di costruzione di pensiero sul Terzo Settore in cui la Provincia di Bergamo ha grande tradizione. Ringrazio il Presidente per la fiducia e Pastorale Sociale e Acli per la grande opportunità che stanno offrendo al nostro territorio. Arrivare a considerare l’esperienza di volontariato come percorso formativo del lavoratore è concettualmente una rivoluzione, ma non è da meno il valore di contaminare con nuove competenze professionali il mondo del volontariato – osserva il consigliere provinciale delegato alla Famiglia e all’Associazionismo Damiano Amaglio -. La pandemia ha cambiato profondamente la nostra socialità, dobbiamo sfruttare questo 2022 da capitale del volontariato per posare le fondamenta del futuro: Pit Stop non è un progetto
da copertina ma ne rappresenta una pietra angolare».

Don Cristiano Re, direttore dell’Ufficio per la pastorale sociale e del lavoro della Diocesi di Bergamo, aggiunge: «Il  progetto nasce nell’anno di Bergamo Capitale del volontariato con l’idea di connettere il mondo dell’impresa con il mondo delle realtà del volontariato. E’ una storia antica quella che lega il mondo del lavoro alla crescita di tante esperienze di volontariato nei nostri territori che non vogliamo vada persa. Siamo in un momento molto particolare della nostra storia, sentiamo che le realtà territoriali di volontariato soffrono a seguito della pandemia che ancora è presente anche in forma più lieve, hanno perso tanti volontari ed è cresciuta tanta insicurezza dentro la base sociale che non aiuta a mettere in rete le persone e fare in modo che siano davvero capaci di quell’altruismo che le ha rese protagoniste anche durante il Covid. Chiedere alle imprese di stare sul pezzo del volontariato significa reinnescare alcuni processi che immaginiamo possano essere virtuosi anche per il futuro. Confidiamo che il progetto Pit Stop abbia il valore del segno e possa diventare davvero un momento nel quale tante nostre imprese si fanno generose protagoniste della rivitalizzazione e sostegno del mondo del volontariato».

Daniele Rocchetti, presidente delle Acli di Bergamo, conclude: «Pit Stop vuole offrire la possibilità non solo alle imprese di esprimere una responsabilità sociale che significa restituire al territorio in termini di servizio, di cura, di prossimità dei propri dipendenti, ma anche una dimensione valoriale. L’idea che le imprese mettano a disposizione delle ore per far sì che i propri dipendenti entrino in questa logica di cittadino volontario crediamo sia davvero foriera di grandi possibilità. Ci aspetta una realtà prossima che sarà fatta dal concorso di tanti. Che le aziende mettano a disposizione energie perché un loro dipendente si senta protagonista della comunità che abita noi crediamo sia un grande valore aggiunto».

Condividi su:

Continua a leggere

Elezioni lampo per la Turismo pro Clusone
Clusone, la poesia di un alunno delle medie premiata in un concorso