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La Funicolare di San Pellegrino è ripartita dopo 33 anni

La Funicolare di San Pellegrino Terme ha ripreso l’attività dopo 33 anni di fermo. Il viaggio inaugurale ha avuto luogo questa mattina (venerdì 15 luglio) alla presenza delle autorità che hanno salutato con favore la rinascita di un mezzo di trasporto che, in quasi 80 anni di attività, ha saputo diventare uno dei simboli della storia della Valle Brembana.

Obiettivo della riattivazione dell’impianto, previsto nell’Accordo di Programma insieme alla valorizzazione delle località Vetta-Paradiso, delle «Grotte del Sogno» e al recupero dell’ex-Albergo Vetta, è la ripresa turistica del territorio, di cui la funicolare è destinata a diventare una delle attrazioni principali. Abbracciando questo obiettivo, Regione Lombardia nel 2015 ha finanziato con 5 milioni di euro il recupero dell’impianto e la realizzazione del parco turistico in località Vetta.

L’intervento sulla funicolare è stato completato dalla Leitner Spa di Vipiteno nel 2019, quello sul parco nel 2021 ma l’emergenza sanitaria ha rimandato la riapertura fino ad oggi.

La Funicolare San Pellegrino – Vetta sarà attiva fino al 25 settembre 2022 e aperta il venerdì, sabato e lunedì dalle 10 alle 21, mentre domenica e festivi dalle 10 alle 19. Nel 2023 il periodo previsto di apertura dell’impianto sarà dal 5 maggio al 24 settembre. Sono previste corse ogni 20 minuti e il costo singolo del biglietto di andata e ritorno sarà di 5 euro. Per la riapertura il Comune di San Pellegrino Terme ha affidato la gestione del servizio al Gruppo Atb, già titolare della gestione degli impianti e del servizio delle funicolari di Bergamo Città Alta e di San Vigilio.

«Con la messa in esercizio del rinnovato impianto della storica funicolare San Pellegrino Vetta si completa un altro intervento inserito nell’Accordo di Programma sottoscritto tra Comune, Regione Lombardia, Provincia e l’adesione del Gruppo Percassi – commenta Fausto Galizzi, sindaco di San Pellegrino Terme -. Un’opera che si aggiunge alle diverse altre che in questi anni sono state realizzate con l’obiettivo di ridare nuova vita a San Pellegrino Terme e alla Valle Brembana. I tempi sono mutati e se pensare di riportare San Pellegrino Terme ai fasti del primo Novecento è fuori luogo, resta l’obiettivo e l’impegno di cogliere tutte le opportunità che la modernità offre, per valorizzare e restituire in forma diversa a San Pellegrino Terme quel ruolo centrale che merita. La funicolare, elemento caratterizzante della nostra cittadina fino al 1989, oggi riprende a funzionare, tornando ad essere uno degli elementi che la caratterizzano e la contraddistinguono. La soddisfazione per il raggiungimento di questo traguardo è ancora maggiore se si pensa al grande lavoro che sta alle spalle, a tutti gli sforzi, le preoccupazioni e le criticità che si sono affrontate e superate. Il ringraziamento, oltre a tutti coloro che hanno contribuito in forme diverse alla riattivazione dell’impianto e ad ATB Bergamo per averne assunto la gestione, va in modo particolare a Regione Lombardia nelle persone del Presidente Fontana e dell’Assessore Terzi che hanno creduto nel rilancio turistico della nostra cittadina e assicurato l’importante finanziamento per la realizzazione dell’opera.»

«Il ripristino della funicolare San Pellegrino è un risultato storico per San Pellegrino Terme, frutto dei finanziamenti di Regione Lombardia e della sinergia che abbiamo messa in atto col Comune – aggiunge Claudia Maria Terzi, assessora alle Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile di Regione Lombardia -. La riattivazione dell’impianto a fune, dopo una chiusura durata 33 anni, segna un concreto passo in avanti verso la rinascita turistica di questa località meravigliosa e siamo felici di restituire ai cittadini e ai turisti un’attrazione così strategica per la valorizzazione del territorio. San Pellegrino e le sue bellezze liberty sono luoghi unici che da oggi hanno un motivo in più per essere visitati. La riapertura della funicolare si inserisce in un più ampio progetto di rilancio di San Pellegrino, finanziato attraverso vari strumenti: dall’Accordo di programma al Piano Lombardia. Cito, a titolo di esempio, gli interventi di restauro e recupero del Casinò e del Grand Hotel, la riqualificazione del ponte ex ferroviario sul Brembo o la realizzazione dei percorsi pedonali in località San Rocco. Il nostro impegno prosegue.»

«Atb ha accolto con piacere la richiesta del Comune attivando il servizio di un sistema di trasporto unico nel suo stile – sottolinea Liliana Donato, direttore generale di Atb -. La funicolare di San Pellegrino restituisce al viaggiatore il fascino del paesaggio ed il romanticismo del liberty. Il mio predecessore, Gianni Scarfone, ha saputo cogliere con entusiasmo la sfida trasformando in pochi mesi un progetto in realtà. Oggi tagliamo il nastro grazie alla reale collaborazione e alla professionalità del personale Atb: un grazie particolare al capo del servizio ed ai suoi sostituti, al personale dei sistema di vendita, della comunicazione, della programmazione e della manovra delle funicolari, in particolare quest’ultimi che porteranno avanti il servizio fino alla fine della stagione estiva. Come è già capitato in passato, anche questa volta, la squadra Atb ha saputo dare un contributo significativo al territorio bergamasco. Ringrazio infine il Comune di San Pellegrino e le istituzioni che ci hanno resi partecipi di evento così importante.»

Caratteristiche tecniche

L’impianto è completamente automatizzato, comandato da un macchinista posizionato nella sala controllo della stazione di monte. Comprende due vetture della capienza ciascuna di 20 persone. Il tracciato misura 710 metri. La stazione di partenza è collocata in Viale della Vittoria (in adiacenza al Casinò) ad una quota di 366 metri slm, mentre la stazione di arrivo in località Vetta è ad una quota di 654 metri slm. Il tempo di percorrenza, comprese le operazioni d’imbarco, è di circa 4 minuti.

Cenni storici

Il 1906 è l’anno in cui si inizia a pensare alla realizzazione di una funicolare. In quell’anno è in corso la costruzione del Casinò e il comune di San Pellegrino Terme è raggiunto dalla ferrovia della Valle Brembana, mentre il Grand Hotel è attivo da circa due anni. In località Vetta si stanno realizzando delle signorili ville liberty e la funicolare sarebbe perfetta per collegarle al centro.

L’impianto viene realizzato dalla «Fonte Bracca», società che capta e imbottiglia acqua minerale nel Comune di Bracca che dista 5 km circa da San Pellegrino Terme, secondo il progetto dell’ingegner Villoresi, già progettista della funicolare Como-Brunate. L’intervento viene realizzato dall’azienda Ceretti e Tanfani di Milano, specializzata nella costruzione di impianti a fune. L’inaugurazione avviene il 25 luglio 1909, insieme all’Albergo delle Terme a Bracca.

Nel dopoguerra l’impianto viene ceduto dalla Società «Fonte Bracca» alla Società «Gestione Fonti Minerali spa» (Sanpellegrino spa). In quel periodo, accanto alle stazioni di partenza e arrivo, lungo il percorso la funicolare effettua 3 fermate (Paradiso, Aplecchio, Botta). La chiusura definitiva avviene nel 1989. Uno stop che è il segnale del declino turistico di San Pellegrino Terme. Nel 2001 la Funicolare e l’Albergo Vetta di proprietà della Sanpellegrino spa vengono ceduti gratuitamente al Comune ai fini del rilancio turistico.

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