Notte impegnativa per le squadre del Soccorso alpino orobico. Sono stati addirittura tre gli interventi che stanotte hanno impegnato i tecnici, tutti con esito positivo.
A Colere, sulla parete Nord della Presolana, lungo la via Grande Grimpe, due ragazzi veronesi del 1996 e del 1997 erano incrodati per un problema con le corde e a un certo punto, trovandosi in difficoltà, hanno deciso di chiedere aiuto. L’allertamento del Soccorso alpino bergamasco da parte della centrale è arrivato intorno alle 23. In zona, al rifugio Albani, per caso erano presenti oltre al capostazione di Schilpario, il tecnico del soccorso alpino Luca Masarati, la guida alpina Maurizio Tasca e l’alpinista Mirco Grasso.
Valutata l’impossibilità di raggiungere i giovani facilmente con un’operazione dall’alto con l’elicottero, i tre hanno deciso di salire sulla via dal basso per raggiungere i due incrodati. Il loro livello di preparazione ha permesso in poco tempo di raggiungere i ragazzi. Un’altra squadra era pronta a partire a Vilminore, preallertato anche l’elisoccorso di Como di Areu (Agenzia regionale emergenza urgenza). Dalla base i soccorritori sono saliti con tre tiri di corda, hanno raggiunto i due ragazzi e li hanno fatti scendere in sicurezza. L’intervento è durato circa due ore e mezza. Dal Soccorso alpino un ringraziamento anche ai gestori del rifugio Albani per il supporto fornito durante l’intervento.
A Val Brembilla portato in salvo un ragazzo di 28 anni in difficoltà: mentre stava rientrando a casa ha perso l’orientamento e si è ritrovato in una zona boschiva molto impervia, nei pressi della frazione di Laxolo; allora ha chiesto aiuto. L’allertamento da parte della centrale è arrivato intorno alle 2. Le squadre della Stazione di Valle Imagna del Soccorso alpino sono partite subito, insieme con i Vigili del fuoco. Il giovane è riuscito a comunicare le coordinate del posto in cui si trovava e quindi in poco tempo le squadre lo hanno raggiunto, messo in sicurezza e accompagnato a valle. L’intervento è terminato dopo circa un’ora e mezza.
A Valbondione ritrovati stanotte illesi due escursionisti, un ragazzo e una ragazza di 31 e 28 anni residenti in provincia di Bergamo. Erano partiti all’alba dal rifugio Brunone e avevano intenzione di compiere la Traversata delle sei cime, nelle Orobie bergamasche. Avevano comunicato ai familiari di avere intenzione di tornare entro la serata. Il mancato rientro e l’impossibilità di contattarli con il telefonino però ha allarmato questi ultimi, che hanno chiesto aiuto.
La centrale ha allertato il Soccorso alpino e sono partite le ricerche. È intervenuto anche l’elisoccorso di Sondrio, che ha sorvolato la zona. Intorno alle 2,30, è ricomparso il segnale telefonico e i due escursionisti sono stati localizzati. Avevano deciso di cambiare percorso e di scendere sul versante valtellinese, in Val d’Arigna, tra Punta Scais e il Pizzo Porola. Questa decisione ha rallentato i tempi del rientro; non potevano telefonare perché non c’era segnale. Nel momento in cui sono stati individuati erano in pratica già a valle, in fase di rientro.
Il Soccorso alpino ricorda che «è molto importante programmare bene una escursione e valutare tutti gli elementi in gioco, come per esempio il tragitto, le proprie capacità, le condizioni meteorologiche. Quando si decide di cambiare programma è sempre opportuno avvisare, oltre a considerare che in montagna possono esserci zone in cui non è possibile avvalersi del telefono per comunicare».