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Infortunio sul lavoro: cade da 8 metri, in prognosi riservata

Un grave infortunio sul lavoro si è verificato stamattina verso le 8,30 nel territorio del comune di Averara, in Val Brembana. L’episodio si è verificato in via Valmoresca, presso un cantiere stradale per la messa in opera di reti paramassi sulla parete rocciosa soprastante, lavoro commissionato dal Comune di Averara.

Un giovane di 31 anni, dipendente di un’impresa specializzata in lavori edili in quota della provincia di Trento, è precipitato al suolo da un’altezza di circa 8 metri riportando gravi lesioni interne. Stando a quanto riferisce l’Agenzia di tutela della salute di Bergamo, «l’infortunato stava operando insieme ad altri due colleghi in parete per la predisposizione delle funi necessarie alle successive operazioni, indossando l’imbragatura e gli accessori di sicurezza previsti per queste fasi, quando è improvvisamente precipitato al suolo».

È stato soccorso immediatamente dai colleghi, i quali hanno allertato la centrale del 118: sono stati inviati sul posto ambulanza ed elicottero. Il ferito è stato trasportato all’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo in codice rosso e immediatamente sottoposto a un intervento chirurgico. La prognosi è riservata.

Per comprendere la causa specifica dell’evento sono in corso accertamenti da parte del personale tecnico dell’Ats di Bergamo (Ufficio prevenzione e sicurezza ambienti di lavoro), intervenuto sul posto con i Carabinieri di Zogno. Il personale di Ats, sentito il Pubblico Ministero, ha operato il sequestro delle attrezzature in uso, per gli approfondimenti del caso.  

«L’infortunato stava lavorando in altezza tramite l’ausilio di funi,  su una parete rocciosa prospiciente una strada comunale di passaggio, per installare una rete paramassi – spiega Sergio Piazzolla, responsabile dell’Area specialistica igiene e sicurezza del lavoro del Dipartimento di igiene e prevenzione sanitaria dell’Ats di Bergamo -. L’impiego di sistemi di accesso e posizionamento mediante funi per lavori in quota è ammesso in circostanze in cui, secondo la valutazione dei rischi, risulta che il lavoro può essere effettuato in condizioni di sicurezza e l’impiego di un’altra attrezzatura di lavoro non risulta giustificato a causa delle caratteristiche esistenti dei siti che il datore di lavoro non può modificare (come queste pareti naturali)  oppure della breve durata di impiego».

«Il personale addetto a questo tipo di lavori in quota deve aver frequentato preliminarmente un apposito corso specifico di formazione alla sicurezza ed essere dotato delle attrezzature anticaduta adeguate, ed operare in squadre di 2 o 3 persone, mai da soli – prosegue Piazzolla -. In via generale i lavori temporanei in quota possono essere effettuati soltanto se le condizioni meteorologiche non mettono in pericolo la sicurezza e la salute dei lavoratori e devono essere programmati e sorvegliati in modo adeguato, onde poter immediatamente soccorrere il lavoratore collegato alle funi in caso di necessità».

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