Il Consiglio comunale di Premolo ha di recente dato il via libera a un accordo con la parrocchia che riguarda la ex “Casa del curato”, in centro al paese. L’amministrazione guidata dal sindaco Omar Seghezzi è pronta a ridare nuova vita all’immobile, che ha alle spalle una lunga storia.
«L’accordo con la parrocchia e la Curia di Bergamo prevede che il Comune acquisirà l’edificio al costo di 25 mila euro se nei prossimi due anni troverà le risorse per restaurarlo – spiega il primo cittadino -. Visto ora, dall’esterno, lo stabile si presenta in condizioni precarie, ma per la sua storia merita di essere sistemato e valorizzato».
L’immobile è stato fino al 1902 il palazzo comunale di Premolo. «Già da una perizia della Sovrintendenza di una ventina di anni fa era stato identificato come una casa torre medievale, che con gli edifici adiacenti faceva parte di una cittadella fortificata», prosegue il sindaco.
In tempi più recenti lo stabile fu l’abitazione della levatrice del paese. Venne anche utilizzato per sciogliere un legato testamentario e proprio così passò alla parrocchia. «Si tratta di una storia lunga e complicata – aggiunge Seghezzi -. Proprio per sciogliere il legato che durava dal 1529, l’edificio venne assegnato alla parrocchia per essere utilizzato come casa del curato».
Detto del passato, resta ora da disegnare il futuro. «Pensiamo a interventi di restauro per un utilizzo a fini turistici e culturali – sottolinea il sindaco -. A breve partirà la progettazione, finanziata completamente grazie a fondi del Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza, ndr). L’auspicio è poi quello di reperire i fondi per dare il via ai lavori».