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Assistenza sanitaria nell’Alto Serio, la versione del medico

Dopo la lettera dei sindaci, che lo hanno chiamato in causa nelle scorse settimana, parla il dottor Luca Natalino Presepio, medico di famiglia a Gandellino, Gromo, Valbondione e Valgoglio. Si dice disposto a riaprire gli ambulatori in tutti e quattro i paesi, ma «i sindaci devono rinnovare l’accordo per il supporto amministrativo».

L’11 novembre Flora Fiorina (Sindaca di Gandellino), Sara Riva (Sindaca di Gromo), Romina Riccardi (Sindaca di Valbondione) e Angelo Bosatelli (Sindaco di Valgoglio) hanno diffuso una lettera con richiesta di chiarimenti indirizzata al medico e, per conoscenza, anche ai cittadini dei quattro comuni. Il nodo è rappresentato soprattutto dal servizio di supporto amministrativo messo a disposizione da parte dei Comuni, grazie a fondi della Comunità montana. In pratica, una persona che aiuta il medico a sbrigare alcune incombenze, soprattutto di tipo burocratico.

Il servizio era partito nel 2021 con l’arrivo del medico. A settembre c’era stato un incontro tra medico, sindaci e personale dell’Ats perché nel frattempo il dottor Presepio aveva annunciato le dimissioni. «Durante quell’incontro abbiamo trovato un accordo – spiega il medico nell’intervista mandata in onda nel tg di Antenna2 -. L’intesa prevedeva che i sindaci rinnovassero il servizio di supporto amministrativo, io ritirassi le dimissioni e riprendessi gli ambulatori in tutti e quattro i comuni».

Il dottor Presepio, infatti, da qualche mese è presente solo a Gromo. I sindaci, nella loro lettera, si dicevano disposti a fornire il supporto amministrativo solo nel caso il medico garantisse «l’apertura di almeno un ambulatorio per ogni Comune». Ma da settembre la situazione non è cambiata e il medico continua a esercitare solo a Gromo. «Ho ritirato le dimissioni perché altrimenti ci sarebbero andati di mezzo i pazienti – prosegue il dottor Presepio -. Sono disposto a riaprire quattro ambulatori nei quattro comuni, ma deve tornare il servizio di supporto amministrativo come un anno fa. Ho scelto questo territorio proprio perché c’era questo progetto».

Sempre nella lettera, i sindaci hanno scritto di aver proposto un «rinnovo del servizio alle medesime condizioni dell’anno appena trascorso». Proposta che, scrivono ancora i sindaci, il medico avrebbe rigettato «con motivazioni pretestuose e infondate». Secondo il medico, invece, la proposta conteneva richieste sugli orari e gli ambulatori per lui irricevibili.

Di fatto, si è creata una situazione di stallo. Il dottor Presepio auspica però che venga superata. «Per il bene dei pazienti bisognerebbe riuscire a sedersi e cercare di venirsi incontro».

I sindaci, nella lettera, sollecitavano anche il «pagamento della seconda rata del canone di locazione degli otto ambulatori» (otto perché bisogna contare anche le frazioni). «Non vedo il motivo di dover pagare l’affitto per otto ambulatori quando ne ho sempre fatti quattro e adesso uno solo», precisa il medico.

Nel video, l’intervista completa al medico:

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