Dopo due anni di pandemia e restrizioni in cui Zenerù è stato scacciato in forma ristretta, martedì 31 gennaio ad Ardesio si torna a “scacciar gennaio” tutti insieme e con lui l’inverno, nella tradizionale “Scasada del Zenerù” proposta dalla Pro Loco Ardesio.
Un rituale che ha radici lontane, sin dall’antichità infatti l’ultimo giorno di gennaio era considerato un momento di passaggio tra l’inverno e la primavera, oltre ad essere uno dei giorni della merla, i più freddi dell’anno. Come da tradizione, ogni anno la sera del 31 gennaio migliaia di persone si uniscono agli ardesiani per scacciare Zenerù, personificazione del freddo inverno, della brutta stagione, facendo un gran baccano con campanacci (o cioche) ma anche raganelle piccole e giganti, latte e un tempo anche le catene dei caminetti. Il chiassoso corteo accompagnerà il carro del fantoccio del Zenerù che, ogni anno con sembianze diverse, proverà a fuggire dall’inevitabile destino, il rogo.
ZENERÙ DE ARDÉS 2023 – Scapa de Ardès a l’è malfà/ po’ ‘l sò pö gna ‘ndochè ‘ndà…/ Ma ‘lmé socio sagrestà, ‘l diss che ‘l ma darà öna ma/ (Scappare da Ardesio è difficile e poi non so neanche dove andare… Ma il mio amico sagrestano dice che mi darà una mano). Questo l’incipit della poesia in dialetto bergamasco che accompagna la cartolina e il tema ideato come sempre dall’eremita ardesiano Flaminio Beretta, autore anche del disegno reinterpretato sulla cartolina. Zenerù o Gennaione ammette la difficoltà di riuscire a trovare un modo per fuggire al suo destino. Ecco dunque che promette di salire sul campanile del Santuario e di restarci fino ad Aprile pronto a suonare le campane mentre la folla cercherà di confonderlo e condurlo al rogo suonando i campanacci.
La giornata prenderà il via alle 10 del mattino in sala consiliare (Municipio di Ardesio, piazza Monte Grappa 3) con la presentazione alla comunità del gruppo ospite “I foghi de San Martin de Pàrdàc” dal Trentino Alto Adige. A seguire i bambini della primaria, dopo aver recitato la poesia, accompagneranno il carro di Zenerù verso il Ponte Rino, dove resterà fino alla sera, in attesa della Scasada del Zenerù. In serata, il ritrovo è alle 20, in Ponte Rino (piazzale A. Volta), con campanacci e tutto il necessario per accompagnare Zenerù in un chiassoso corteo tra le vie del centro storico. Al termine lo spettacolare falò del Zenerù, vin brulé e frittelle.