Ha superato quota mille, la raccolta firme lanciata a Clusone un mese fa contro lo spostamento del mercato da piazza Manzù al centro storico. Gli ambulanti che hanno i banchi nella zona dell’ex Angelo Maj non demordono, malgrado il sindaco di Clusone Massimo Morstabilini abbia ribadito l’intenzione di procedere allo spostamento sin dal prossimo giugno.
«Finora abbiamo raccolto circa 1050 firme – spiega Monica Patelli, che rappresenta gli ambulanti di piazza Manzù -. Un risultato che ci dà forza nel portare avanti le nostre richieste. Abbiamo avuto il sostegno non solo degli abitanti di Clusone, ma anche delle valli vicine e questo ci fa molto piacere».
Il progetto dell’Amministrazione comunale prevede di spostare i circa 25 banchi che adesso si trovano in piazza Manzù. Il mercato del lunedì sarebbe così distribuito tra il piazzale del Sole, piazza della Rocca e le vie del centro, fino a piazza Orologio, com’era in passato. Ma la prospettiva non convince gli ambulanti. «Riteniamo che il centro storico, ad oggi, per le nostre attività non sia gestibile – osserva Monica Patelli -. Ci sono automarket, mezzi completamente diversi rispetto a una volta. Esistono quindi difficoltà oggettive. Sulla carta riqualificare il centro storico è un progetto bellissimo, ma crediamo che si dovrebbe partire dai negozi, dagli eventi, e poi il resto verrebbe di conseguenza. Crediamo che cambiare il centro solo con il mercato del lunedì sia poco credibile».
In piazza Manzù i banchi del mercato arrivarono dodici anni fa. L’Amministrazione comunale vuole liberare l’area sia per dare spazio a eventi e manifestazioni sia in vista di una riqualificazione complessiva che dovrebbe coinvolgere anche l’ex Collegio Angelo Maj. L’obiettivo, come dichiarato dal sindaco, è anche rilanciare il centro.
«Il mercato negli anni ha subito troppi spostamenti – aggiunge Monica Patelli -. Servirebbe uno studio articolato capace di rivalutare gli spazi e le attività. Ribadiamo comunque che per noi la soluzione migliore sarebbe rimanere in piazza Manzù almeno fino all’inizio dei lavori di riqualificazione dell’area».
