Giuseppe Remuzzi, direttore dell’Istituto di ricerche farmacologiche “Mario Negri”, sarà protagonista di un incontro a Clusone. L’appuntamento è organizzato dall’Avis Zona 4 e dall’associazione culturale “Il Testimone”. Remuzzi affronterà il tema “La salute (non) è in vendita”, dal titolo di un suo libro edito da Laterza.
«Abbiamo voluto questo evento perché dopo la pandemia, che ha fatto emergere chiaramente le debolezze del sistema sanitario, e la riforma della sanità territoriale attualmente in atto, vorremmo capire quale sarà il futuro per la nostra salute – spiega Daniela Stabilini, dell’associazione “Il Testimone” -. Nel suo libro il professor Remuzzi parte dall’articolo 32 della Costituzione: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti”. Remuzzi spiega quindi come questo enunciato sia stato tradotto in pratica nel 1978 con l’istituzione del Servizio sanitario nazionale, bene molto prezioso che si basa su principi di universalità, solidarietà e uniformità. Oltre che sulla convinzione della salute come diritto e non come bene da lasciare alle dinamiche del mercato».
Ma c’è anche l’altro lato della medaglia. «I costi della sanità aumentano ogni anno e l’Organizzazione mondiale del commercio spinge per privatizzare le strutture che forniscono i servizi – aggiunge Daniela Stabilini -. Alcuni sostengono che non importa se i servizi siano erogati da strutture sanitarie pubbliche o private accreditate, purché vengano erogati. La realtà, però, è più complessa e il professor Remuzzi ci spiegherà perché la privatizzazione non è così conveniente come vogliono farci credere e quali sono le implicazioni e i rischi a livello sociale, politico ed economico della progressiva privatizzazione già in atto».
L’incontro con Giuseppe Remuzzi è in programma lunedì 13 marzo alle 20,45 nella Sala Legrenzi di Palazzo Marinoni Barca (ingresso da vicolo Caio). Ingresso libero.
