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Alzano, approvata la variante per la nuova strada

Ad Alzano Lombardo è stata approva in consiglio comunale la variante al piano di governo del territorio che prevede la realizzazione di una strada che collegherà via Mazzini e via Piave. Dopo il no di un gruppo di cittadini, il sindaco Camillo Bertocchi ha spiegato i motivi di questa scelta. 

Il primo cittadino alzanese ha risposto alla presa di posizione dei cittadini, dell’associazione AlzanoViva e soprattutto della minoranza di Alzano Futura con un comunicato.

“La previsione stradale inserita nel PGT è semplicemente la riconferma di un tratto di strada di 300 m. che da 50 anni era presente nei piani regolatori comunali. Nulla di nuovo. Un tracciato intuitivo che risolverebbe molti problemi attuali della città e garantirebbe il buon funzionamento di servizi futuri come l’ospedale, la casa di comunità e la possibile università o servizi similari. Gli obiettivi della strada sono molteplici, i più importanti sono:
1. decongestionare il centro storico dal traffico veicolare, in particolare piazza Garibaldi e via
Mazzini verso l’ospedale;
2. trasformare a senso unico via Mazzini verso l’ospedale con marciapiedi adeguati, visto che oggi
è invivibile e molto pericolosa;
3. creare delle condizioni di accessibilità più adeguate all’ospedale alle altre funzioni pubbliche ed
alla frazione di Nese;
4. migliorare l’ambiente visto che la strada consentirà di ridurre di molto i chilometri percorsi e di conseguenza sono tanti i quintali di CO2 che non saranno immessi nell’ambiente”.
“La variante si è resa necessaria perché l’amministrazione Nowak nel 2014, dalla sera alla mattina, su istanza di un privato, senza consultare nessuno e senza alcuna ragione pubblica, ha tolto questa previsione stradale. Lo ha fatto assecondando la richiesta di un imprenditore proprietario di un’area interessata dalla strada, che tra l’altro era già impegnato con l’amministrazione comunale per l’esecuzione di una parte della stessa. Immotivatamente l’amministrazione Nowak:
1. tolse la strada di interesse pubblico su richiesta di un privato imprenditore;
2. tolse l’obbligo di realizzare il tratto di strada al privato con un danno per la collettività;
3. trasformò quell’area in edificabile;
4. vendette l’area comunale edificabile al richiedente, con il chiaro intento di pregiudicare per sempre la realizzazione della strada”.
“La previsione oltre che raggiungere gli obiettivi generali che da sempre si prefigge, diventa ancor più attuale nel momento in cui è previsto un investimento significativo sull’ospedale di Alzano Lombardo, per la sua completa ristrutturazione e riorganizzazione, sulla possibilità del recupero del monastero della Visitazione con funzioni pubbliche, sull’ambizioso progetto della città pubblica che si svilupperà nel prossimo PGT. L’urgenza della previsione era quella di ripristinare il vincolo di interesse pubblico sulle aree, per preservare i sedimi della strada, in modo che in futuro chi sarà chiamato a progettarla, semmai sarà chiamato a progettarla, potrà effettuare le scelte più utili per la collettività e con il minor impatto possibile per tutti, con particolare riferimento ai residenti. La previsione al momento è un atto di garanzia per il futuro. In ragione dei progetti che si svilupperanno, le amministrazioni future avranno la possibilità di scegliere, cosa che non avrebbero potuto fare senza questa variante”.
L’ultimo punto trattato da Camillo Bertocchi riguarda il comportamento della minoranza. “Non esiste alcuna ragione pubblica per non approvare questa variante, perché come detto si limita a dare la possibilità di scegliere a chi verrà.
Una posizione contraria a questa scelta è afferibile esclusivamente alla difesa di interessi privati, che è assolutamente legittima se svolta da privati cittadini, non lo è se svolta da chi è chiamato a curare l’interesse collettivo come i consiglieri comunali. Ieri i consiglieri di Alzano Futura hanno dimostrato di non conoscere la differenza tra interesse pubblico e interesse privato. Emblematiche a tal riguardo le posizioni dei consiglieri di minoranza, tra cui spicca l’assenza dal consiglio comunale del consigliere di Alzano Futura Giulio Borgonovo per conflitto di interesse in
quanto firmatario di una osservazione come privato. Emblematico anche il voto ondivago della minoranza Alzano Futura che a marzo 2022 ha votato a favore della strada, a gennaio 2023 si è astenuta e a maggio ha votato contrario. E’ senz’altro successo qualcosa in questo tempo, ma la minoranza non ha avuto l’onestà di dirlo ai cittadini e
nemmeno di motivare la scelta. Grande responsabilità del capogruppo di minoranza Mario Zanchi, che oggi è l’unico rappresentante in consiglio comunale della scellerata decisione assunta dall’allora amministrazione Nowak di
togliere la previsione stradale, trasformarla in edificabile e venderla, su richiesta di un singolo imprenditore. Non solo non aveva spiegato nulla di quanto avvenuto ai propri consiglieri, trascinandoli in una posizione che sinceramente non meritavano, ma ieri ha reiterato di fatto quella scelta così contraria all’interesse pubblico per ragioni che non è stato in grado di spiegare. Alzano Futura insomma di futuro dimostra di non avere nulla. Legata al passato ed alla difesa di posizioni assolutamente contrarie all’interesse collettivo. Siamo sinceramente preoccupati per questa posizione assunta dalla minoranza”.

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